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REGOLAMENTO DELEGATO

Antimicrobici, divieti estesi ai Paesi extra UE

Antimicrobici, divieti estesi ai Paesi extra UE
Gli antimicrobici vietati nell'Unione Europea lo diventano anche per Paesi Terzi che commerciano gli Stati Membri. Reciprocità di regole, controlli e certificati ufficiali di conformità.

La Commissione Europea pubblica in Gazzetta Ufficiale il nuovo regolamento delegato (UE) 2023/905 che disciplina i controlli da eseguire sulle partite di animali e di prodotti di origine animale in entrata nell'Unione Europea, al fine di verificare che non siano stati utilizzati antimicrobici a scopo di crescita nè antimicrobici riservati alle cure umane.

Con questo nuovo provvedimento le partite di animali o prodotti di origine animale che entrano nell’Unione che sono soggette:
-al divieto di impiego di medicinali antimicrobici per promuovere la crescita o aumentare la produttività
-l' impiego di antimicrobici riservati al trattamento di determinate infezioni nell’uomo.

I paesi terzi, o le loro regioni, che soddisfano questi requisiti saranno elencati dalla Commissione Europea, sulla base delle prove e delle garanzie disponibili che gli animali o i prodotti in questione da essi originari rispettano il divieto dell’Unione. Le partite di animali o prodotti in questione che entrano nell’Unione in provenienza dai paesi terzi inclusi in tale elenco devono essere corredate anche di un certificato ufficiale atto a confermare che esse sono conformi al divieto dell’Unione.

I controlli di conformità non sono immediatamente eseguibili. L’applicazione pratica del quadro stabilito dal regolamento (UE 2023/905) richiede infatti l’adozione di ulteriori misure di attuazione. E' previsto un periodo di transizione di 24 mesi, ma con la pubblicazione del regolamento sulla Gazzetta Europea, i Paesi Terzi vengono messi al corrente dei nuovi requisiti commerciali.

REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2023/905
che integra il regolamento (UE) 2019/6 per quanto riguarda l’applicazione del divieto di impiego di determinati medicinali antimicrobici negli animali o nei prodotti di origine animale esportati da paesi terzi nell’Unione