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RISULTATI NEL 2023

Aviaria Hpai, EFSA: in corso studi sulla strategia vaccinale

Aviaria Hpai, EFSA: in corso studi sulla strategia vaccinale
Crescono i focolai nel pollame. La causa più verosimile è la propagazione del virus tramite uccelli acquatici. Gli esperti di EFSA valutano la vaccinazione HPAI.

Dando seguito a una richiesta della Commissione europea, l'EFSA sta valutando la disponibilità di vaccini contro l'HPAI (Alta Patogenicità)  per il pollame oltre che potenziali strategie vaccinali. Lo rende noto la stessa Agenzia, pubblicando il rapporto aggiornato a dicembre 2022 sulla diffusione del virus in Europa. I risultati dello studio EFSA sui vaccini, a cui contribuiscono anche l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) e l'EURL, saranno disponibili nella seconda metà del 2023.

L'approccio strategico europeo per lo sviluppo della vaccinazione è stato approvato dal Consiglio dei Ministri europei, a maggio di quest'anno. La vaccinazione è intesa come uno strumento complementare per la prevenzione e il controllo dell'influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI).Le misure contenute nelle conclusioni sono rivolte in particolare al settore avicolo nel contesto della più grave epizoozia della storia recente in Europa.

Andamento epidemiologico settembre-dicembre 2022- I casi di infezione da virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) sono aumentati nel pollame e negli uccelli acquatici dall’estate. E’ quanto si afferma nell'ultimo rapporto curato dall'EFSA, dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dal Laboratorio di riferimento dell'UE (EURL).
L'epidemia di HPAI in corso è la più vasta mai osservata in Europa. Nel primo anno dell'epidemia, da ottobre 2021 a settembre 2022, sono stati notificati in 37 Paesi europei un totale di 2 520 focolai nel pollame, 227 focolai nei volatili in cattività e 3 867 casi nei volatili selvatici. Negli allevamenti interessati dal virus sono stati abbattuti circa 50 milioni di volatili. L'insolita persistenza dell'HPAI nei volatili selvatici e nel pollame per tutta l'estate del 2022 indica che per la prima volta non c'è stata una netta separazione tra la fine del primo anno dell'epidemia e l'inizio della stagione HPAI di quest'anno, iniziata nell'ottobre 2022.

Uccelli acquatici e rischi per la salute umana- Mentre il numero di segnalazioni di casi di virus HPAI nelle colonie riproduttive di uccelli marini è calato rispetto al precedente periodo di segnalazione (giugno-settembre 2022), il numero di casi negli uccelli acquatici e nel pollame è invece aumentato. Si sospetta che l'aumento del numero di focolai infettivi nel pollame a partire dall'estate sia legato alla propagazione del virus tramite uccelli acquatici. L’ECDC, che ha ugualmente contribuito alla stesura del rapporto, ha concluso che il rischio di infezione per la popolazione umana in genere è basso, e da basso a medio per le persone esposte al virus per motivi professionali.

Avian influenza overview September – December 2022