La disponibilità di antimicrobici efficaci è una delle maggiori esigenze mediche non soddisfatta. Gli investimenti industriali sono frenati da limiti scientifici e da mancanza di interesse commerciale.
La nuova strategia farmaceutica dell'Unione Europea (2025) annovera tra le principali lacune da colmare il mancato sviluppo di nuovi antimicrobici o di alternative alle terapie antimicrobiche. Si tratta di "un ottimo esempio di esigenze mediche non soddisfatte, data la mancanza di opzioni terapeutiche per contrastare la resistenza antimicrobica"- afferma la Commissione Europea.
Da tempo, l'Unione ha avviato da tempo una revisione delle proprie strategie industriali, ma un decisivo impulso è arrivato dallo shock industriale legato al fabbisogno, urgente e su vasta scala, di vaccini anti-Covid-19. La resistenza antimicrobica ((AMR) è un fenomeno che si trascina da prima della pandemia. La Commissione lo descrive come un fenomeno che "riduce la nostra capacità di curare le malattie infettive e minaccia la nostra capacità di effettuare interventi chirurgici di routine".
L'uso eccessivo e inadeguato degli antimicrobici nell'assistenza sanitaria umana e animale rappresenta una problematica importante. Ma "se da un lato è necessario adottare misure (descritte altrove) volte a ridurre tale uso eccessivo e inadeguato, va anche considerato che tali misure possono avere l'effetto involontario di ridurre gli investimenti in nuovi antibiotici"- osserva la Commissione. Il rischio si pone sia in medicina umana che veterinaria e la strategia farmaceutica 2025 abbraccia entrambi i settori. Iniziative "faro" - Gli attuali modelli di incentivi non offrono una soluzione sostenibile, ma "sono necessari nuovi approcci commerciali, tra cui nuovi incentivi per lo sviluppo degli antimicrobici e nuovi sistemi di fissazione dei prezzi". Al riguardo la strategia farmaceutica della UE individua alcune iniziative "faro":
- fornire incentivi per i nuovi antimicrobici - promuovere gli investimenti e coordinare la ricerca, lo sviluppo, la fabbricazione, la diffusione e l'uso di nuovi antibiotici - avviare le operazioni preparatorie dell'autorità relative all'azione sulla resistenza antimicrobica - valutare l'introduzione di misure volte a limitare e ottimizzare l'uso dei medicinali antimicrobici. -analizzare nuovi tipi di incentivi per gli antimicrobici innovativi - proporre misure non legislative e ottimizzare l'uso degli strumenti normativi esistenti per combattere la resistenza antimicrobica - promuovere l'uso prudente di antibiotici come pure la comunicazione rivolta agli operatori sanitari e ai pazienti
Attività di consultazione pubblica- Sulla revisione della legislazione generale dell'UE in materia di prodotti farmaceutici è aperta una consultazione pubblica europea fino al 21 dicembre 2021.