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IL TESTO DEL PARERE

EFSA: come ridurre la macellazione di animali gravidi

EFSA: come ridurre la macellazione di animali gravidi
Gli esperti dell’EFSA hanno esaminato i problemi connessi alla macellazione di animali da allevamento gravidi in Europa.
Secondo il giudizio degli esperti EFSA, vengono macellati nell’Unione europea durante l’ultimo terzo della gestazione circa il 3% di bovine da latte, l’1,5% di bovini da carne, lo 0,5% di maiali, lo 0,8% di pecore e lo 0,2% di capre.

Sofferenza dei feti- Il gruppo scientifico EFSA sulla salute e il benessere egli animali ha valutato dapprima se e quando i feti di differenti specie del bestiame provino dolore. Gli scienziati concordano che ciò non avviene nei primi due terzi del periodo di gestazione poiché le strutture fisiche e neurologiche interessate si sviluppano solo durante l’ultima parte di essa.  Gli esperti hanno stimato la probabilità che i feti soffrano dolore durante la fase finale della gestazione, concludendo che l’ipotesi più probabile è che ciò non avvenga per la presenza nel corpo dei feti di una serie di meccanismi inibitori.

Aumentare le conoscenze scientifiche- Il parere scientifico - elaborato a seguito di una richiesta avanzata da Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Svezia- propone alcune misure pratiche per ridurre il numero di animali gravidi macellati. Su questo argomento esistono infatti solo informazioni limitate e il parere scientifico dell’EFSA, basato sul giudizio di esperti, offre visuali che possono essere usate da gestori del rischio in tutta Europa.

Perché gli animali gravidi vengono mandati al macello? Vari sono i motivi, dalla mancata consapevolezza degli allevatori circa la gravidanza degli animali a considerazioni connesse alla salute e al benessere degli animali o motivazioni economiche. Gli allevatori potrebbero non essere a conoscenza della gravidanza degli animali mandati al macello per vari motivi: Mancanza di controllo sugli accoppiamenti (soprattutto nei sistemi di allevamento all'aperto); assenza o errori dei test di gravidanza effettuati dagli allevatori; registrazioni carenti o perdita di informazioni lungo la catena commerciale.
Se invece l’allevatore è a conoscenza dello stato dell’animale, la sua decisione potrebbe essere riconducibile a: considerazioni sulla salute e il benessere dell’animale: ad esempio un animale gravido che sia malato o colpito da una malattia che potrebbe diffondersi agli altri animali; vantaggi in termine di gestione: ad esempio gli animali gravidi tendono a essere generalmente più calmi di quelli non gravidi; necessità economiche: ad esempio la vendita di animali per motivi economici.

Provvedimenti per ridurre la macellazione di animali gravidi - Gli esperti dell'EFSA hanno proposto misure pratiche per ridurre il numero di animali macellati in  gravidanza, ovvero:
-attuare provvedimenti volti a migliorare la salute degli animali nell’allevamento e ridurre pertanto la macellazione non pianificata per motivi riconducibili a malattie;
-attuare pratiche di gestione come la stabulazione separata per sesso e l’accoppiamento controllato;
-accertare la fase della gestazione di tutti gli animali, per garantire che non vengano mandati al macello durante l'ultimo terzo della gestazione;
-accertarsi che le informazioni sulla diagnosi di gravidanza siano presenti nei documenti di accompagnamento degli animali all’atto della vendita agli allevatori;
-attuare strategie di formazione e sensibilizzazione verso gli allevatori sulle misure preventive;
-fare ricerca per migliorare la precisione dei test rapidi di gravidanza eseguiti sul posto, in particolare quelli per la diagnosi delle fasi avanzate di gestazione nei piccoli ruminanti e nei suini.

Sintesi in lingua italiana delle principali conclusioni

Animal welfare aspects in respect of the slaughter or killing of pregnant livestock animals (cattle, pigs, sheep, goats, horses)