Gli emendamenti depositati in Senato alla riforma del lavoro chiariscono l'articolo 9. Governo e maggioranza precisano che la presunzione di subordinazione o cococo non si applica ai professionisti iscritti agli Ordini professionali. Confprofessioni: seguiamo l'iter passo dopo passo.
Ci sarebbe un'intesa fra i relatori in Senato della Riforma del Lavoro e il Ministro Elsa Fornero. L'articolo 9 del provvedimento (Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita) verrà chiarito con una riformulazione sotto forma di emendamento. E il chiarimento va nella direzione di escludere le professioni intellettuali dal sospetto di "falsa partita IVA".
Oltre ad innalzare l'asticella della subordinazione, i relatori Sen Tiziano Treu e Maurizio Castro, stabiliscono che la presunzione "non opera con riferimento alle prestazioni lavorative svolte nell'esercizio di attività professionali per le quali l'ordinamento richiede l'iscrizione ad un ordine professionale".
Qualora approvato, l'emendamento prevede che "la ricognizione delle predette attività è demandata a decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, da emanarsi, in fase di prima applicazione, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge».
EMENDAMENTO
Partite iva: la presunzione non si applichi ai professionisti
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