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DISABILITA'

Cani di assistenza, Gemmato: in arrivo un decreto ad hoc

In arrivo una regolamentazione ad hoc per il cane di assistenza. Nella Legge di Bilancio risorse e una delega ai Ministeri di competenza per un decreto attuativo.

La compromissione della vista e dell'udito, le disabilità motorie, il diabete, l'epilessia e i disturbi del neurosviluppo. Sono alcune delle patologie che verranno individuate dal Ministero della Salute per definire le condizioni che possono richiedere un cane di assistenza. Lo stanziamento nella Legge di Bilancio apre la strada a "una filiera del cane di assistenza" ha dichiarato il Sottosegretario Marcello Gemmato.  Con un decreto a sei mesi dalla Legge di Bilancio verranno "individuate le compromissioni e le patologie per le quali i cani da assistenza possono essere addestrati e tesserati" e i soggetti abilitati alla formazione dei cani.

Rispondendo ad una interpellanza urgente di Susanna Chierchi (M5S) il Sottosegretario ha confermato il riconoscimento della figura del cane da assistenza alle persone con disabilità fisiche, cognitive o mentali o a soggetti con patologie croniche, che impediscono l'autonomia della persona. Il primo passo è l'incremento di un milione di euro annui, a partire dall'anno 2025, del Fondo per il trasporto pubblico locale e una spesa di 400.000 euro annui, a decorrere dal 2025, per lo svolgimento delle attività degli enti con funzioni di controllo e monitoraggio deputati al riconoscimento dei soggetti abilitati alla formazione dei cani.

Il Sottosegretario ha annunciato varie misure:  l'istituzione di un registro dei soggetti abilitati alla formazione dei cani d'assistenza, i percorsi di addestramento dei cani da assistenza e le relative misure per garantirne salute e benessere, gli enti con funzioni di monitoraggio e controllo deputati al riconoscimento dei soggetti abilitati alla formazione dei cani d'assistenza e alla valutazione periodica del relativo operato, nonché le misure da attuare in caso di valutazione negativa o di riscontrata non conformità del servizio offerto.

Da ultimo il Sottosegretario ha dichiarato che-  al fine di implementare la sinergia tra i vari portatori di interesse sia a livello locale che a livello nazionale-  è stata già avviata l'attività di coinvolgimento di tutte le figure professionali della medicina umana e veterinaria, nonché del settore socio-sanitario e cinofilo, al fine di costituire una filiera del cane d'assistenza. Nella risposta, Gemmato ha ricordato che la Direzione generale della salute animale del Ministero della Salute partecipa nel tavolo tecnico CEN TC 452- aperto presso il Comitato europeo di normazione- che sta sviluppando uno standard europeo sui cani da assistenza alla disabilità con un approccio multidisciplinare e di filiera che permetta il riconoscimento e l'accessibilità dei binomi cane-disabile riconosciuti.

Il decreto sarà emanato entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge di bilancio, previa intesa con la Conferenza unificata e sentiti il Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti dagli animali e l'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.