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DOPO IL CASO DI PARMA

PSA in Italia, le raccomandazioni di EFSA

PSA in Italia, le raccomandazioni di EFSA
Gli esperti dell’Efsa raccomandano ai Veterinari e agli Allevatori di segnalare i casi sospetti alle autorità locali e rilevare i segnali come febbre e spossatezza.
"L'Efsa monitora da vicino la situazione della peste suina africana per proteggere la salute pubblica e quella animale. Lavoriamo a stretto contatto con le autorità nazionali e quelle europee” ha dichiara Lina Mur, Veterinaria ed esperta scientifica dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare dopo la conferma del caso di PSA in provincia di Parma lo scorso 29 gennaio.

L'Efsa fornisce aggiornamenti epidemiologici annuali sull'evoluzione della Psa nell'Ue e garantisce consulenza scientifica sui fattori di rischio implicati nel diffondersi e permanere della malattia. Ma negli ultimi anni, davanti alla crescente minaccia rappresentata dalla Psa in Europa e oltre, ha intensificato i suoi sforzi per contenere la diffusione della malattia.

Sensibilizzare cittadini - In collaborazione con esperti in materia di salute animale a livello nazionale ed europeo e con le persone sul terreno, l’Efsa ha condotto negli ultimi quattro anni una campagna di sensibilizzazione dal titolo "Fermiamo la Peste suina africana". L'obiettivo è informare il pubblico e sensibilizzare gli operatori coinvolti nella filiera.

Raccomandazioni a veterinari e allevatori- Gli esperti dell’Efsa raccomandano ad allevatori, cacciatori e veterinari di segnalare i casi sospetti alle autorità locali come cinghiali morti o malati; rilevare i segnali come febbre, spossatezza; prevenire la diffusione seguendo le indicazioni delle autorità locali.

(Fonte)