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CACCIA

HPAI, nessuna deroga per i richiami vivi

HPAI, nessuna deroga per i richiami vivi
Il Ministero della Salute non accoglie la richiesta di deroga all'uso dei richiami vivi nelle zone A e B vista la situazione epidemiologica sia in ambito europeo che nazionale.
Il Ministero della Salute ha respinto la richiesta di deroga sull'utilizzo di richiami vivi per la caccia nelle postazioni temporanee delle zone ad alto rischio A e B. La decisione tiene conto dell'attuale situazione epidemiologica, che registra nuove conferme di positività sia negli uccelli selvatici che nei domestici e della valutazione del rischio condotta dal Centro di referenza nazionale dell'IZSVe.

Da una circolare del 18 gennaio, firmata dal Segretario Generale Giovanni Leonardi, si apprende che l’Associazione Nazionale Libera Caccia ha avanzato alla DGSAF una richiesta di deroga al divieto, imposto dal dispositivo dirigenziale del 5 dicembre, circa l’utilizzo di richiami vivi appartenenti all’ordine degli Anseriformi e Caradriformi da collocare nelle postazioni temporanee delle zone ad alto rischio A e B

Il Ministero ha quindi chiesto una valutazione del rischio al Centro di referenza nazionale dell’IZS delle Venezieal fine di prendere una decisione sul tema alla luce dell’attuale situazione epidemiologica sia in ambito europeo che nazionale.

Il parere dell'IZSVe - Secondo il Centro di referenza, allo stato attuale e con le informazioni ad oggi disponibili, "non è possibile valutare il rischio connesso all’utilizzo di tali richiami", considerando anche "l’estrema variabilità delle modalità di detenzione ed uso dei richiami" e "delle garanzie fornite dai loro utilizzatori nel mitigare il rischio e dell’effettiva praticabilità dei controlli sanitari necessari". Considerate queste valutazioni il Ministero ha quindi respinto la richiesta di deroga.

Parere DGSAF utilizzo richiami vivi nelle zone A e B - 17 gennaio 2024