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URUGUAY

Export, un altro mercato riapre alla carne suina italiana

Export, un altro mercato riapre alla carne suina italiana
Il Ministero dell'Allevamento dell'Uruguy riapre il mercato ai prodotti a base di carne suina dall'Italia. Approvati i certificati sanitari prediposti dal Ministero della Salute.

Con una nota firmata dal Direttore Generale della Sicurezza Alimentare (Dgisan) Ugo Della Marta, i Servizi Veterinari italiani e le associazioni dei produttori sono stati informati della riapertura del mercato uruguayano. I prodotti italiani a base di carne suina possono essere nuovamente esportati nel Paese sudamericano

Il via libera del mercato si è reso possibile dopo che il Ministero dell'Allevamento, Agricoltura e Pesca dell'Uruguay ha approvato, il 14 agosto, i certificati delle ispezioni ufficiali predisposti dalle autorità italiane per le esportazioni. Nello specifico le autorità uruguayane hanno approvato i modelli per l'esportazione di: gelatine suine, prodotti a base di carne suina, budelli suini salati, prodotti a base di carne suina cotti, prosciutti crudi stagionati disossati di suino.  

Fra le informazioni oggetto di certificazione ufficiale, figura la provenienza dei prodotti a base di carne da suini nati, allevati, macellati e lavorati in zone indenni da PSA (Peste Suina Africana) e la certificazione che gli animali che hanno dato origine al prodotto provengono da un Paese o da una zona indenni da Peste Suina Africana e ufficialmente indenni da Afta epizootica e Peste Suina Classica. Tra le altre informazioni, la provenienza da stabilimento ufficialmente autorizzato alla macellazione, con ispezione veterinaria
permanente, di animali che durante l'ispezione ante e post mortem non hanno mostrato segni di malattie infettive-contagiose, essendo idonei al consumo umano.
E ancora: la carne proviene da carcasse sottoposte al test per Trichinella spp. utilizzando il metodo della digestione artificiale con esito negativo; la sottoposizione a processo termico fino al raggiungimento di 70°C per almeno trenta minuti, "che devono essere raggiunti in tutta la carne" e l'adozione, dopo il trattamento termico, delle misure necessarie per evitare la ricontaminazione del prodotto.

I certificati approvati sono già in vigore. La procedura da seguire per richiedere l’autorizzazione all’export è quella indicata nella nota ministeriale DGISAN 0023661-04/06/2018. I certificati sono pubblicati sul sito del Ministero della Salute nella sezione "Certificazioni per esportazione".