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INDAGINE

PSA a Zinasco, in Procura allevatore e veterinario

PSA a Zinasco, in Procura allevatore e veterinario
La Procura di Pavia ha aperto un fascicolo d'indagine sulla peste suina a Zinasco. Sono stati già stati ascoltati il titolare di un allevamento e un Veterinario.

Non avrebbero segnalato le prime morti sospette nell'azienda suinicola. Con questa ipotesi di accusa, la Procura di Pavia ha aperto un'inchiesta sul focolaio di peste suina africana in un allevamento di Zinasco. Lo riferiscono fonti di stampa, secondo le quali sono indagati il titolare dell'azienda e un Veterinario. 

I due – secondo quanto è stato scritto oggi sulle pagine della Provincia pavese – sono indagati per una trascuratezza – al momento presunta  – che avrebbe finito per provocare un focolaio di peste suina. I due sarebbero già stati ascoltati dagli inquirenti. L’aumento della mortalità, non segnalato ad Ats Pavia, avrebbe così impedito  immediate indagini diagnostiche e l’adozione di misure di controllo e prevenzione adeguate. I pm pavesi vogliono capire se alla base della mancata segnalazione via sia negligenza oppure intenzionalità.

L'ATS di Pavia ha avviato procedure di controllo e contenimento del virus ad ampio raggio, collaborando con le autorità giudiziarie per stabilire le responsabilità dell'evento e valutare eventuali azioni legali.

Gli allevamenti di suini che si trovano nei dintorni di quello dove si è verificato il contagio sono stati sequestrati. A Zinasco sono due i focolai di peste suina sino ad ora accertati.
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