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LEGGE 21 APRILE 2023

Equo compenso: parametri da difendere e da adeguare

Equo compenso: parametri da difendere e da adeguare

 Le professioni tecniche e giuridiche hanno aperto il "cantiere" dell'equo compenso. La nuova legge è al centro delle attenzioni anche dell'ANAC.

Pressing estivo sul Ministero della Giustizia da parte dei vertici di alcune categorie ordinistiche, per mettere mano all'equo compenso. La prima legge nazionale, in vigore dal 20 maggio scorso, è già al centro di critiche e rivendicazioni. Le professioni tecniche (ingegneri e architetti) e giurudiche (avvocati), mentre difendono la Legge dagli attacchi dei cosiddetti "grandi contraenti", sono anche impegnate nella sua interpretazione e nella rivendicazione di un adeguamento dei parametri tariffari. 

I principali attacchi alla normativa sono arrivati dalle rappresentanze di banche e imprese, che temono "aumenti paradossali e indiscriminati di tutti i compensi professionali". Anche l'Anac, l'Autorità Nazionale Anticorruzione, si è espressa sull'equo compenso sollevando il dubbio che con la nuova legge siano stati reintrodotti i compensi professionali minimi, vietati dal 2006 dalle norme sulla libera concorrenza. L'Anac ha anche chiesto al Governo un coordinamento con il nuovo Codice dei Contratti Pubblici: "Nelle gare- scrive il presidente dell'Autorità Giuseppe Busia, non sembrano esserci più spazi per eventuali ribassi". Un rischio che potrebbe danneggiare i professionisti più piccoli e meno strutturati, titolati ad impugnare le gare non conformi alla nuova legge.

Il Governo, per voce di Francesco Paolo Sisto, Viceministro della Giustizia con delega alle professioni, ha invitato a verificare il funzionamento delle norme prima di allarmi prematuri. Anac ha suggerito l'attivazione di una cabina di regia governativa di monitoraggio. L'articolo 10 della legge prevede la creazione di un Osservatorio con decreto del Ministero della Giustizia. Questo organismo non è ancora stato creato.

L'aggiornamento dei parametri tariffari è previsto dalla legge sull'equo compenso delle prestazioni professionali. I parametri di riferimento, vincolanti per le Pubbliche Amministrazioni, sono definiti dai Ministeri competenti sulle singole professioni ordinistiche. L'adeguamento è previsto ogni due anni su proposta degli Ordini  professionali. Il decreto del Ministero della Salute con i parametri per i compensi delle prestazioni veterinarie è stato adottato nel 2016.