Acqua, ISPRA: in Italia stress idrico e rischio siccità estrema

Adattare gli utilizzi d'acqua anche in campo agricolo. ISPRA: ridurre la pressione antropica e le emissioni di gas serra.

Nell’ultimo trentennio climatologico, la disponibilità di acqua è diminuita del 20%. Il dato è dell'ISPRA che in occasione della giornata mondiale dell'acqua spiega i meccanismi alla base della riduzione:  minori precipitazioni e incremento dell’evaporazione (dagli specchi d’acqua e dalla traspirazione dalla vegetazione). La causa è l’aumento delle temperature, dovuto alla crisi climatica.

Proiezioni e rimedi- La siccità 2022, con un deficit di precipitazione e la persistenza di elevate temperature, ha di fatto ridotto la disponibilità di risorsa e le riserve idriche per
- uso civile
- uso agricolo
- uso industriale
- sostentamento degli ecosistemi e dei servizi erogati nei tre settori.
Le proiezioni climatiche future evidenziano impatti sul ciclo idrologico e sulla disponibilità di risorsa idrica. "Tale condizione non potrà mutare- affermano i ricercatori-  se non saranno messe in campo efficaci azioni di riduzione delle pressioni antropiche, sia sul versante delle emissioni dei gas a effetto serra".

Stress idrico e siccità estrema- Le analisi sul bilancio idrico nazionale, condotte dall’Istituto in collaborazione con l’Istat, hanno inoltre evidenziato il ruolo significativo dei prelievi di acqua dai corpi idrici che, anche in anni non siccitosi e con larga disponibilità di acqua superiore alla norma, possono determinare condizioni di stress idrico. Ciò è avvenuto per l’Italia, ad esempio, nell’estate del 2019. "I nostri studi hanno già da tempo evidenziato un aumento statisticamente significativo della percentuale del territorio italiano soggetto a condizioni di siccità estrema su scala temporale annuale" affermano i ricercatori ISPRA.

L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale utilizza il modello ideoidrologico "BIGBANG", creato dallo stesso ISPRA per analizzare la risorsa idrica nazionale.

Report Europeo - In occasione della giornata mondiale dell'acqua il Centro di ricerca della Commissione europea ha pubblicato una nuova relazione sulla siccità in Europa. Dal rapporto emerge che la maggior parte dei paesi del sud e dell’ovest dell’UE sono colpiti dalla siccità. Notevoli anomalie sono state riscontrate nell'umidità del suolo e nella portata dei fiumi a causa di un inverno eccezionalmente secco e caldo.