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DECRETO IN VIGORE

Ucraini in Italia, accoglienza prorogata al 31 dicembre

Ucraini in Italia, accoglienza prorogata al 31 dicembre
Fino al 31 dicembre 2023 in Italia saranno mantenute le misure di assistenza e di accoglienza per chi lascia l'Ucraina. In vigore il decreto legge che proroga al 31/12 i permessi di soggiorno.

Permane l'urgenza e la necessità di misure di umanitarie per accogliere cittadini ucraini in fuga dalla guerra. Per fare fronte alle conseguenze del conflitto bellico, il Consiglio dei Ministri ha prorogato le attivita' di assistenza e accoglienza. Dall'inizio della guerra, il 24 febbraio di un anno fa, ad oggi l'Italia ha ospitato oltre 173 mila rifugiati dall'Ucraina. I dati Unicef parlano di 92 mila donne e circa 50 mila minori.

La proroga disposta dal Governo riguarda le misure assistenziali previste dall'ordinamento italiano (articolo 4, comma 1, lettera g), del decreto legislativo 7 aprile 2003, n. 85) in favore delle persone richiedenti la protezione temporanea o gia' beneficiarie della stessa. Fino al 31 dicembre sarà autorizzata la prosecuzione di forme di accoglienza diffusa, di sostentamento e servizi sociali. Oltre alla continuità di assistenza emergenziale per coloro che sono già nel nostro Paese, il decreto dispone risorse finanziarie per un contingente indicato in 7.000 nuovi posti, al quali si accompagnerà un aggiornamento del censimento d'accoglienza e dei costi finanziari.

I permessi di soggiorno in scadenza al 4 marzo 2023, rilasciati in relazione all'afflusso di massiccio di sfollati dall'Ucraina, conservano la loro validita' fino al 31 dicembre 2023.

Il 4 marzo sono scadute anche le disposizioni per i professionisti ucraini in possesso di un titolo di laurea. Con il Milleproroghe il Governo ha mantenuto le deroghe per il riconoscimento semplificato per i professionisti sanitari in possesso di un titolo conseguito all'estero. Verosimilmente le semplificazioni per l'accoglienza umanitaria degli ucraini,  in corso di reiterazione in tutta l'Unone Europea, riguarderanno anche il possesso delle qualifiche ai fini dell'esercizio professionale nel Paese ospitante. Al riguardo la FNOVI ha chiesto un intervento esplicito al Ministero della Salute.

Sanitari in deroga fino al 2025, obbligo di comunicazione all'Ordine

DECRETO-LEGGE 2 marzo 2023, n. 16

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Foto: © DANIEL LEAL / AFP - Profughi ucraini arrivano in Polonia