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DG AMBIENTE

Cinghiali, l'Italia alla UE: abbattimento ultima ratio

Cinghiali, l'Italia alla UE: abbattimento ultima ratio
La Commissione Europea chiede chiarimenti al Governo italiano sulle nuove norme di controllo della fauna selvatica introdotte con l'ultima Legge di Bilancio.


"Bisogna considerare l'abbattimento dei cinghiali come ultima ratio per il contenimento del fenomeno, ma è evidentente a tutti come la non gestione del problema negli ultimi anni abbia visto proliferare il numero di questi ungulati tanto da creare un evidente squilibrio". L'ha dichiarato il Presidente della Commissione Industria e Agricoltura del Senato  Luca De Carlo intervenendo a 'Diario del Giorno' su Rete4, dopo il richiamo al Governo Italiano della Commissione Europea.

La Direzione Ambiente di Bruxelles ha richiamato l'attenzione delle autorità italiane sugli obblighi derivanti dalle Direttive Habitat e Uccelli e in particolare sul fatto che le due direttive prevedono "un regime di rigorosa tutela delle specie nella loro area di ripartizione naturale". La tutela si esplica sia nel "divieto di qualsiasi forma di cattura o uccisione deliberata di esemplari" sia con il "divieto di perturbare deliberatamente tali specie, segnatamente durante il periodo di riproduzione e migrazione". La norma approvata dalla Legge di Bilancio secondo la DG Environment della Commissione Europea richiede chiarimenti di compatibilità giuridica.

De Carlo ha aggiunto che la richiesta della Commissione Europea "sarà occasione per il Governo di spiegare nel dettaglio tutti i danni causati da 1 milione e 700 mila ungulati che, circolando liberamente nelle città, hanno causato problemi di sicurezza per i cittadini, ingenti danni all'agricoltura ma soprattutto alla biodiversità. Sono tanti gli studi che confermano, infatti, come l'eccessivo numero di cinghiali stia compromettendo parecchi ecosistemi".

La legge approvata lo scorso dicembre - sintetizza la DG della Commissione- consente alla Regioni la facoltà di autorizzare, se necessario, piani di controllo numerico mediante abbattimento o cattura delle specie di fauna selvatica, anche nelle zone vietate alla caccia come le aree protette e nei periodi dell'anno in cui la caccia stessa è vietata.

La Commissione stigmatizza anche di non essere stata informata dalle autorità italiane delle nuove norme, ma di esserne venuta a conoscenza solo a mezzo stampa e tramite una petizione al Commissario europeo all'ambiente Virginijus Sinkevieius.