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DECRETO AGRICOLTURA-SALUTE

Allevamenti da pelliccia: indennizzi e adozione di animali

Allevamenti da pelliccia: indennizzi e adozione di animali
E' alla Corte dei Conti il decreto interministeriale che indennizza gli allevamenti di visoni e altri animali da pelliccia. Prime norme per la cessione degli animali alle associazioni animaliste.


Il Ministero dell'Agricoltura pubblica il decreto interministeriale che indennizza, a fondo perduto, gli allevamenti da pelliccia, come previsto dalla Legge di Bilancio del 2021. Il decreto non è ancora in vigore ed è alla Corte dei Conti per il visto contabile e dettaglia gli importi da destinare a seconda delle tipologie di allevamento.

Le risorse- L'indenizzo è rivolto agli allevamenti di visoni (Mustela viso o Neovison vison), volpi (Vulpes vulpes, Vulpes Lagopus o Alopex Lagopus), cani procione (Nyctereutes procyonoides), cincillà (Chinchilla laniger) e di animali di qualsiasi specie da pelliccia. La Legge di Bilancio ha stanziato 3milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, in favore dei titolari di attività (Ateco 01.49.20) "anche se non detengono animali".
Vengono indennizzati gli allevamenti che hanno dovuto abbattere dei capi a seguito dell’Ordinanza del Ministero della Salute del 21 novembre 2020. Rientrano tra i beneficiari anche gli allevamenti con animali sotto sorveglianza sanitaria per SARS- CoV-2 e gli allevamenti che fino a tutto il 2021 risultavano attivi anche senza detenzione di animali come da verbale ispettivo dei Servizi Veterinari.
Il decreto dettaglia di modalità di presentazione delle domande dell'indennizzo.

Disciplina delle cessioni e della detenzione- La stessa Legge di Bilancio aveva previsto che il decreto- indennizzi  di riparto contenga le regole per una eventuale cessione degli animali e detenzione, con obbligo di sterilizzazione.  La cessione deve attenersi alle norme sulla protezione degli animali allevati (decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 146) e alle specifiche procedure definite dal Ministro della salute per prevenire la diffusione di zoonosi. Si prevede un criterio preferenziale di affidamento alle strutture gestite direttamente o in collaborazione con associazioni animaliste riconosciute.

Rinvio a successivo decreto- Sarà un successivo decreto a stabilire i requisiti strutturali e gestionali che le associazioni dovranno garantire per essere ritenute idonee alla ricezione degli animali, le modalità e le tempistiche per le richieste di adozione, le modalità di attuazione degli interventi di sterilizzazione. Lo stesso decreto definirà la soppressione gli animali che non possono essere accolti presso le suddette associazioni e che i proprietari non decidano di continuare a mantenere a proprie spese. La soppressione è contemplata anche nel caso in cui prima del trasferimento alle strutture animaliste autorizzate, l'autorità competente ravvisasse  un rischio di compromissione delle condizioni di benessere.

Si prevede che le Regioni istituiscano un registro delle strutture che detengono questi animali. Inoltre, l'azienda sanitaria locale, effettua sui visoni in queste strutture una sorveglianza per SARS-Cov2..



pdfDECRETO_INTERMINISTERIALE_ALLEVAMENTI_DA_PELLICCIA.pdf1.3 MB