Il miglioramento della situazione epidemiologica porta il Ministero della Salute a revocare anche la ZUR del 31 marzo. Aggiornate le misure di sorveglianza e riduzione del rischio.
L’ultimo focolaio di Aviaria ad alta patogenicità in un allevamento nella ZUR risale al 14 gennaio scorso e sono state revocate tutte le zone di protezione e sorveglianza istituite a febbraio. Il migliorato quadro epidemiologico porta la Direzione Generale della Sanità Animale (DGGSAF) ad emanare il sesto dispositivo dirigenziale che revoca anche la Zona di Ulteriore Restrizione del 31 marzo e nel contempo dispone ulteriori misure di controllo e sorveglianza.
In particolare, in Veneto e in Lombardia si mantiene l’accasamento per aree omogenee, come individuate dalle rispettive autorità regionali. Confermate anche le misure di sorveglianza e di riduzione del rischio nelle regioni a rischio (Allegato A del DM 14 marzo 2018) e nelle zone A e B definite nell’Accordo Stato Regioni del 25 luglio 2019.
Per le modalità e le tempistiche di ispezione e di campionamento negli allevamenti di pollame, il documento si basa su un parere scientifico di EFSA (“Scientific opinion on the assessment of the control measures of the category A diseases of Animal Health Law: Highly Pathogenic Avian Influenza”) in particolare nelle aree a rischio e prima della movimentazione dei volatili.
Le misure a carattere contingibile e urgente adottate con il dispositivo dirigenziale trasmesso oggi ai Servizi Veterinari potranno subire modifiche in funzione dell’evoluzione epidemiologica e delle attività di monitoraggio straordinario.