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IL CHIARIMENTO

Covid, anche i Sanitari ucraini devono essere vaccinati

Covid, anche i Sanitari ucraini devono essere vaccinati
"E’ scontato che i sanitari ucraini debbano essere vaccinati contro il Covid per lavorare". L'ha dichiarato il Sottosegretario alla Salute Costa fugando ogni dubbio.


Lo status di rifugiato impone l’obbligo di rispetto della legge italiana, a detta del sottosegretario alla Salute Andrea Costa, non smentito dal Ministro Roberto Speranza. Il principio vale anche per la vaccinazione anti Covid che in Italia è obbligatoria fino al 31 dicembre 2022 per tutti gli esercenti le professioni sanitarie. Al Corriere del Veneto Costa ha dichiarato: "E’ scontato che i sanitari ucraini debbano essere vaccinati contro il Covid per lavorare".

Nei giorni scorsi il Ministro della Salute aveva commentato il riconoscimento agevolato della qualifica professionale, smorzando i malumori di alcune categorie della sanità, che avevano intravisto possibili discriminazioni ai danni dei Sanitari sospesi in Italia per mancata vaccinazione contro SARS CoV-2.  "Nessuna polemica - aveva detto il Ministro- se arrivano professionalità di qualità, è giusto metterle al servizio della popolazione».

Green pass e tipologia di vaccini - Le pagine del Ministero della Salute dedicate all'assistenza sanitaria degli ucraini in Italia, confermano che le persone vaccinate in Ucraina, già in possesso della Certificazione verde Covid-19 con QR code, possono utilizzarla anche in Italia.  Quanto alle tipologie di vaccini:
- gli stranieri vaccinati in Ucraina negli ultimi sei mesi con vaccino Pfizer, Moderna, Astrazeneca, Johnson&Johnson o Novavax (o equivalenti Covishield, R-Covi, Fiocruz) privi di Certificazione verde, possono richiedere il riconoscimento e ottenere il green pass presentando il documento di identità e la documentazione sulla vaccinazione presso l’Azienda sanitaria locale più vicina.
- gli stranieri vaccinati con altri vaccini  devono sottoporsi a un Covid test, per cui, in caso di negatività, viene emessa una Certificazione verde Covid-19 della durata di 72 ore per i tamponi molecolari e 48 ore per gli antigenici.

La circolare del  3 marzo- A cinque giorni dall'invasione dell'Ucraina, il Ministero della Salute aveva allertato le ASL per la somministrazione di vaccini anti Covid ai rifugiati dall'Ucraina (qui la circolare), dove il tasso di vaccinazione è del 35%.  Il ministero della Salute ha raccomandato anche di offrire ai rifugiati dall'Ucraina in arrivo in Italia anche le vaccinazioni di routine, segnalando "notevoli criticità dovute alle basse coperture vaccinali in quel Paese e il recente verificarsi di focolai epidemici, come l'epidemia di morbillo nel 2019 e il focolaio di polio iniziato nel 2021 e tutt'ora in corso nel Paese".

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