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RISCHIO RABBIA "BASSO"

Pets da Ucraina, la Svizzera revoca la quarantena

Pets da Ucraina, la Svizzera revoca la quarantena
Solo il cinque per cento dei rifugiati provenienti dall’Ucraina porta con sé animali da compagnia secondo le autorità federali della Confederazione Svizzera.


Il Governo federale della Svizzera ha deciso di revocare l’obbligo di quarantena degli animali da compagnia al seguito di proprietari ucraini "anche se la rabbia è ancora presente in Ucraina". Il rischio di introdurre  questa malattia viene considerato basso dalla Confederazione. La gestione viene affidata ai loro proprietari. I cani dovranno essere tenuti al guinzaglio per 120 giorni. I gatti invece non potranno uscire di casa, rimanendo in custodia domiciliare per 3 mesi. Gli animali non vaccinati possono essere immunizzati presso i Medici Veterinari.

Una nota fa sapere che l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (Usav) ha discusso a lungo la questione con le autorità cantonali. Per la portavoce dell'Ufficio, la Veterinaria Doris Schneeberger il rischio è stato soppesato ed è stata presa la decisione di revocarela misura. I cani dovrebbero però essere tenuti al guinzaglio per un certo tempo e i gatti non dovrebbero scorrazzare all’aperto, ha aggiunto.Gran parte degli animali sono stati vaccinati contro la rabbia o non hanno avuto contatti con animali selvatici. Per l’Usav è però importante registrarli all’arrivo.

Il governo federale stima che circa il cinque per cento dei rifugiati ucraini abbia con sé un pet. Ciò significa che circa 650 cani e gatti sono già arrivati ​​in Svizzera. Negli anni '90 la Svizzera ha affrontato l'eradicazione della rabbia ed è ora un paese indenne. Ora è estinta. Secondo il governo federale, l'eliminazione della quarantena è un rischio accettabile.

"È quindi importante che tutti gli animali vengano ora portati da un veterinario" afferma Schneeberger. “I volantini vengono distribuiti alla frontiera o nei centri federali per i rifugiati. È anche importante che i privati ​​che accolgono i rifugiati siano informati. Anche loro possono diffondere queste istruzioni agli ucraini in fuga".

Condizioni di ingresso temporaneamente agevolate per cani e gatti provenienti dall’Ucraina