Dati agli agricoltori: la trasparenza deve essere una norma dello Stato. Sulle deleghe non assegnate: sono "un pezzo essenziale del nostro futuro".
Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato oggi un "grande lavoro da fare insieme agli agricoltori", che deve portare a cambiare la strategia sanitaria puntando sulla 'One Health', ovvero l'approccio che affronta i bisogni delle popolazione a partire dalla relazione tra la loro salute, quella degli animali e l'ambiente in cui vivono. "E' la grande strategia del futuro, 'una sola salute' e il coronavirus è esattamente la prova che si tratta di una grande verità. Gran parte delle patologie che arrivano all'uomo derivano dagli animali e dall'ambiente", ha detto Speranza, spiegando che proprio per questo, nei giorni scorsi, ha assegnato le deleghe, senza però delegare - "per la prima volta per un ministro della Salute" - la qualità alimentare, la salute animale, "perché penso che sia un pezzo essenziale del nostro futuro".
Speranza ha poi sottolineato che lo Stato "vuole stare a fianco degli agricoltori". A partire dalla battaglia sulla trasparenza dei dati "che la Coldiretti da sempre porta avanti". Una battaglia a cui Speranza ha risposto fornendo all'associazione, per la prima volta, i dati sulle importazioni dei prodotti.
"Perché un ministero della Salute non deve darvi i dati di cui dispone? - ha detto Speranza - perché non deve trasformarsi in un campana di vetro che aiuti a costruire una competizione più virtuosa? Il mio obiettivo da ministro della Salute è sulla tavola delle persone del mio Paese arrivino i migliori prodotti possibili e penso che la trasparenza sia uno degli strumenti per arrivare a questo obiettivo. Ho fatto una scelta che ritenevo giusta. Ma non deve essere la scelta di un singolo ministro. Serve una norma, ed è un impegno che voglio realizzare, perché scegliere se essere trasparenti o meno non può essere la scelta di un ministro di turno, ma una legge dello Stato". (AdnKronos Salute)