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LA LETTERA

I Veterinari a Sanchez: un errore escluderci dall'emergenza

I Veterinari a Sanchez: un errore escluderci dall'emergenza
Il Governo di Madrid "ha sottovalutato il contributo dei veterinari nella gestione della pandemia da Covid-19". Lettera al Primo Ministro Pedro Sánchez.


In Spagna, la federazione dei sindacati veterinari (FESVET) giudica "confusa e preoccupante" la gestione sanitaria dell'emergenza da Covid-19 e per questo scrive al Primo Ministro Pedro Sanchez. La comunità professionale veterinaria si era messa a disposizione del Ministero della Salute e del sistema sanitario nazionale, chiedendo di far parte Comitato Tecnico Scientifico d'emergenza. "Siamo sorpresi che nessuna delle richieste sia stata considerata e che il governo non abbia considerato i Veterinari nella gestione di questa crisi sanitaria" - scrive la federazione spagnola

"Non sappiamo - scrivono - se l'esclusione dei veterinari nella gestione della crisi sanitaria del coronavirus a livello nazionale sia dovuta a impedimenti corporativi o politici, mentre alcune comunità autonome, fortunatamente e saggiamente, hanno coinvolto dei veterinari fin dalle prime fasi dell'emergenza. E' il caso della Andalusia della Castiiglia e dela Galizia.

Fesvet mette in luce che nei Paesi che hanno conseguito i migliori risultati di riduzione dei contagi  c'è stato l'apporto di professionalità veterinarie:  Debes Christiansen nelle Isole Faroe, Lothar Wieler in Germania e George Gao in Cina.

Il concetto di "One Health" "ha perfettamente senso durante questo periodo"- ribadisce Fesvet, rilanciando la richiesta di entrare nel Comitato Tecnico Scientifico di Emergenza e l'offerta alla Presidenza Sanchez di metterle a disposizione "tutti gli strumenti e le conoscenze di cui dispongono oltre 30.000 iscritti.

Non da ultimo, i Veterinari spagnoli della Fesvet ricordano che le strutture veterinarie hanno donato materiali sanitari e dispositivi di protezione individuale, che i laboratori veterinari del Paese sono impegnati ad aggiornare le tecniche diagnostiche e le ricerche sui trattamenti contro il virus  SARS-CoV-2.  "E se ciò non bastasse- aggiunge la Federazione-  i Veterinari continuano a prendersi cura degli animali da compagnia, a svolgere il loro lavoro sul campo fornendo assistenza agli allevatori e a controllare i movimenti sanitari degli animali da macello, a ispezionare i macelli e in tutti i centri di produzione in modo che il cibo raggiunga il consumatore finale con tutte le garanzie di sicurezza alimentare".