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CASO STRISCIA

Fnovi: come facevano i proprietari prima della Rev?

Fnovi: come facevano i proprietari prima della Rev?
Dopo l'introduzione della Rev, la Fnovi parla di "incremento esponenziale di richieste di prescrizioni di ogni genere".

Annunciando azioni a tutela della reputazione di Categoria dopo la puntata di Striscia la Notizia, la Fnovi ha ribadito la propria posizione in merito all'emissione a pagamento della Rev (Ricetta Elettronica Veterinaria). In primo luogo, la Federazione rinvia alle comunicazioni già diramate in proposito, puntualizzando alcuni aspetti, alla luce del servizio andato in onda il 30 ottobre.

La prescrizione veterinaria è un atto medico e come tale deve essere remunerata: al professionista sta la decisione se e come tale prestazione debba essere compensata. La prescrizione deve risultare riferita ad un cliente identificato (Codice Fiscale) e registrato nell’elenco clienti, ed al suo animale.

"È quindi lapalissiana la conseguenza che ad ogni cliente registrato corrisponda almeno un documento fiscale, che dimostri l’esistenza di un rapporto professionale
La medicina veterinaria degli animali d’affezione è a tutti gli effetti “privata”: inutile e fuorviante quindi il confronto con la medicina umana che, in quanto “pubblica” prevede la copertura del Servizio Sanitario Nazionale delle prestazioni erogate dai professionisti. Siamo quindi noi tutti cittadini a pagare le prestazioni del Medico, cosa che invece non avviene per il Medico Veterinario"- commenta la Fnovi.

Inoltre, dall’introduzione della Rev i Medici Veterinari rilevano "un incremento esponenziale di richieste di prescrizioni di ogni genere di farmaco (con obbligo di ricetta)"- scrive la FNOVI. "Ci si deve quindi piuttosto domandare come facevano i proprietari di animali a procurarsi i farmaci prima del 16 aprile (data di entrata in vigore della Ricetta Elettronica Veterinaria)".

Legittimo farsi pagare l'emissione della REV