E' scaduta la fase di prima applicazione del nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (GDPR).
Il periodo di applicazione attenuata del GDPR - concessa dal Decreto Legislativo 101/2018 - si è concluso. Dal 20 maggio, il nuovo Regolamento europeo sui dati personali si considera a tutti gli effetti assimilato e il Garante per la protezione dei dati personali (l'autorità preposta all'applicazione delle sanzioni amministrative) può applicare le sanzioni per inadempimenti, senza margini di tolleranza.
Nei fatti non cambia gran che. Viene meno l'obbligo per il Garante di tenere il freno tirato sulle sanzioni, ma il Garante resta, esattamente come prima, l'Autorità preposta a comminare le sanzioni amministrative secondo criteri di proporzionalità nella determinazione del quantum ( es. la natura, la gravità e la durata della violazione, il carattere doloso o colposo della stessa, le misure adottate dal Titolare).
Il principio dell'attenuazione era stato riconosciuto per la prima fase di applicazione (Art. 22, comma 13) del nuovo quadro regolatorio: gli otto mesi di tolleranza sono giunti al termine e, da oggi, l'Autorità Garante verificherà il rispetto del GDPR -senza l'obbligo della mano morbida- in collaborazione con la Guardia di Finanza.
PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
GDPR: fine dell'applicazione attenuata delle sanzioni
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