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DECRETO MIPAAFT

Indennizzi per danni provocati da animali protetti

Indennizzi per danni provocati da animali protetti
Via libera della Conferenza Unificata al decreto sulle modalità di concessione degli aiuti per gli indennizzi dei danni provocati da animali protetti.

Una nuova normativa per una gestione dei selvatici compatibile con le attività agricole ed economiche del territorio. La chiedono diverse Regioni - il più recente intervento è delle Marche-  ma anche le rappresentanze di agricoltori per riportare in equilibrio al sistema, data la presenza-  eccessiva dicono- di animali, cinghiali in primis, che arrecano danni alle aziende agricole e zootecniche e incidenti sulle strade. Si fa dunque strada il fronte che chiede la riforma della legge 157/1992 sulla protezione della fauna selvatica e il prelievo venatorio.

Nella maggior parte dell’Unione, l’animale selvatico è di proprietà di chi detiene il fondo agricolo, mentre in Italia è dello Stato. "La semplice conservazione, che caratterizza le strategie attuali- dichiara Cia Agricoltori Italiani, ha amplificato l’entità dei danni sia sul piano economico che ambientale e sociale. Il concetto di tutela va ricondotto all’interno di quello più generale di gestione”.  Auspicabili iniziative anche a livello europeo per una modifica della legislazione nazionale compatibile con le norme Ue. Per la Commissione Europea gli indennizzi per i danni provocati da animali selvatici "protetti" possono essere concessi solo previa notifica del regime d'aiuto alla Commissione europea e su esplicita autorizzazione da parte della stessa.

Intanto, la Conferenza delle Regioni e la Conferenza Unificata (Comuni e Provincie) hanno dato parere favorevole al decreto del Ministro Gian Marco Centinaio che - di concerto con il MinAmbiente concede  aiuti per gli indennizzi dei danni provocati da animali protetti. Sollecitata anche la riapertura del Tavolo istituzionale per  risolvere le problematiche recate dai cinghiali in ambito locale. Lo stanziamento previsto dal governo italiano fino al 2020 è di 60 milioni di euro.
Indennizzabili anche i costi veterinari relativi al trattamento di animali feriti.