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SETTORE OVINO E LATTIERO CASEARIO

Equa remunerazione e via libera alla partecipazione pubblica

Equa remunerazione e via libera alla partecipazione pubblica
Gli enti pubblici potranno entrare nelle società del settore lattiero caseario. Approvato un ordine del giorno per un'equa remunerazione ai pastori sardi.

Con l'approvazione della pdl Molinari sarà possibile la partecipazione pubblica a società che producono e commercializzano il latte e prodotti latteo-caseari. Con il parere favorevole del Governo, l'Aula di Montecitorio ha approvato la rimozione delle limitazioni normative finora applicate al settore dal Testo unico in materia di societa' a partecipazione pubblica.

La partecipazione degli enti pubblici in società del settore lattiero caseario "può rappresentare un volano per il rilancio di un comparto strategico dell'agroalimentare nazionale quale è quello legato alla zootecnia da latte"- osservano gli Onorevoli Pino Cabras (M5S) e Luciano Cadeddu (M5S) firmatari di un ordine del giorno anch'esso accolto dal Governo nella stessa seduta.

A nome del Governo, il Sottosegretario Franco Manzato ha dato parere favorevole all'ordine del giorno n. 9/712-A/1  Cabras e Cadeddu, impegnandosi così “ad adottare, di concerto con gli enti territoriali interessati, ogni utile iniziativa volta alla salvaguardia del settore lattiero-caseario ovino in Sardegna, anche al fine di garantire un’equa remunerazione ai produttori primari”.

La finalità è di permettere alla filiera di competere su un mercato le cui dinamiche sono sempre più imprevedibili ed estremamente penalizzanti per gli allevatori, oltre che di mantenere inalterato il patrimonio di storia, tradizioni, qualità e innovazione che caratterizza le centrali del latte, con l'intento di restituire alle pubbliche amministrazioni le funzioni di garanzia e controllo sulla filiera lattiero casearia".

Per Cabras e Cadeddu, la partecipazione del settore pubblico nelle aziende di trasformazione può contribuire a migliorare le relazioni interprofessionali, al fine di incentivare l'organizzazione dell'offerta e di utilizzare tutti gli strumenti a sostegno della filiera previsti dalla Politica Agricola Comune.