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CODICE PENALE

Esercizio arbitrario delle proprie ragioni: denunciato Veterinario

Esercizio arbitrario delle proprie ragioni: denunciato Veterinario
Parcella non pagata e il Veterinario sottrae il cane al cliente insolvente. Denunciato: non poteva farsi ragione da sè.

E' successo a Pachino in Sicilia.  Dopo aver curato un cane, il Veterinario "lo sottraeva nuovamente ai proprietari perché questi non gli avevano corrisposto l’onorario pattuito". Secondo quanto riportato dalla stampa locale gli  Agenti della Polizia di Stato l'hanno denunciato "per il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, violenza privata e maltrattamento di animali".

L'Esercizio arbitrario delle proprie ragioni è un reato previsto dal codice penale agli articoli 392 e  393: chiunque, al fine di esercitare un preteso diritto, anzichè ricorrere al Giudice "si fa arbitrariamente ragione da sé medesimo" rischia una pena che può andare- a seconda della gravità del fatto- da una multa da 500 euro fino a un anno di reclusione. La pena tiene conto se il fatto è commesso con violenza sulle cose o alle persone.