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IL DIBATTITO

Cavalli DPA nei ruoli federali, Di Paola: la FISE è di tutti

Cavalli DPA nei ruoli federali, Di Paola: la FISE è di tutti
Fa discutere una delibera di fine anno della FISE sulla destinazione finale dei cavalli: ammessi ai ruoli anche gli equini destinati alla produzione alimentare.

Una delibera del 5 dicembre della Federazione Italiana Sport Equestri ammette ai ruoli federali anche i cavalli destinati alla produzione alimentare. Il Presidente della FISE Marco Di Paola ne ha spiegato le ragioni in una intervista per Italpress, pubblicata sul sito della Federazione. La decisione, che interviene su regole fissate fin dal 2006, non piace ai protezionisti: LNDC Animal Protection e Progetto Islander hanno manifestato "sdegno" e chiesto il ripristino della norma ante-delibera.

La norma ante-delibera- I cavalli che praticano attività ludico-addestrative, sportive e agonistiche in ambito FISE hanno l’obbligo di iscrizione nei ruoli federali per praticare attività in ambito FISE. La norma sulla destinazione finale  è contenuta nel documento Principi di tutela e gestione degli equidi, che- nella versione ante-delibera- ammette "solo equidi che sul documento identificativo sono stati indicati come NON DPA ossia non destinati alla produzione di alimenti", previa sospensione del cavallo dalle attività.

Quindi cavalli DPA o NON DPA? "Certamente NON dpa"- risponde Di Paola. "Però la Federazione deve avere atteggiamenti responsabili e soprattutto deve rivolgersi alla minoranza di proprietari che stimiamo sul 20% che ancora non hanno fatto una scelta responsabile verso i nostri amici cavalli. La Federazione è di tutti e rappresenta tutti. Non può abbandonarsi a fanatismi o estremismi. Deve proporre progetti culturali e di sensibilizzazione verso l'amore per i cavalli. Non deve respingere, ma avvicinare e convincere anche i proprietari che ancora non hanno scelto o hanno sbagliato scelta. La nostra Federazione non ghettizza, ma cerca di coinvolgere, istruire e migliorare le persone".

Anche diversi top riders, fa notare la testata, si sono movimentati per questa campagna nei confronti del NON dpa. "Hanno fatto bene- risponde Di Paola-  lo abbiamo apprezzato perché rispecchiano il nostro sentimento e quello della maggioranza dei tesserati. Sono questi i modelli culturali e di sensibilizzazione che dobbiamo proporre. Sono dei campioni e devono dare l'esempio per primi, suscitare emulazione e attenzione al problema. Questo è l'esempio che deve offrire un campione responsabile. La Federazione può avere solo giovamento da una campagna di sensibilizzazione responsabile però non può lasciare spazio a fanatismo o estremismo che vorrebbe farci passare come sfruttatori o "macellai" dei nostri compagni di sport e vita".

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