• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31286
STABILIZZAZIONE

Veterinari dirigenti: articolo 20 anche per il precariato storico

Veterinari dirigenti: articolo 20 anche per il precariato storico
"Sembrerebbe che ancora una volta i dirigenti delle professionalità sanitarie del Ministero della Salute siano stati dimenticati".


E' la preoccupazione di UNADIS (Unione Nazionale dei Dirigenti dello Stato), che chiede estendere anche ai dirigenti sanitari a tempo determinato  del Ministero della salute l’art.20 del D.lgs 25 maggio 2017, n. 75. La norma, fa notare l'Unione,  ha l'obiettivo dichiarato di ridurre il precariato nella PA e delinea i percorsi per la stabilizzazione del precariato storico della Pubblica Amministrazione.

Questo personale (155 dirigenti delle professionalità sanitarie a tempo determinato fra medici, veterinari, farmacisti e chimici) "è stato già selezionato -ricorda UNADIS- con procedure concorsuali conformemente a quanto previsto dall’articolo 97 della Costituzione".

Nella lettera alle MInistre Marianna Madia e Beatrice Lorenzin, l'Unione ricorda che queste professionalità sono in servizio, ormai da  molti anni,  in attività connesse ai compiti istituzionali di tutela della salute pubblica come il controllo degli alimenti destinati al consumo umano, la salute e il benessere degli animali, le attività di autorizzazione a livello nazionale di farmaci veterinari e pesticidi nonché l’ingresso nel territorio nazionale delle derrate alimentari e degli animali vivi destinati al consumo umano (provenienti sia dall’Unione europea che da Paesi terzi).
"Il lavoro di questo personale, è di rilevanza diretta per la salute dei cittadini italiani nonché assicura corrette pratiche di commercio in campo alimentare".

D’altra parte, ricorda UNADIS nella sua lettera,  la funzione pubblica ha esteso l’applicabilità dell’art. 20 a tutto il personale degli Enti del Servizio sanitario nazionale (S.S.N.) con le stesse modalità previste per tutto il resto del personale della Pubblica Amministrazione, Istituti di ricerca a carattere scientifico (Irccs) eIstituti Zooprofilattici (Izs) compresi.

Infine, l’assunzione di questo personale, anche in sovrannumero, non determinerebbe maggiori oneri a carico delle Stato "in quanto i fondi necessari sono già stanziati in appositi capitoli di bilancio"- conclude UNADIS.

pdfCOMUNICATO_UNADIS.pdf319.87 KB