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CORTE DI CATANIA

Ucciso dai randagi: chiesta in appello la condanna dei veterinari

Ucciso dai randagi: chiesta in appello la condanna dei veterinari
Il 15 marzo 2009 Giuseppe Brafa moriva a 5 anni nelle campagne di Sampieri aggredito da un branco di randagi. Oggi, nelle aule del Palazzo di Giustizia di Catania è iniziato -dopo una serie di rinvii -il processo di secondo grado. Il  Procuratore Generale ha ricostruito i tragici fatti accaduti nel 2009 e l'aggressione ai due bambini: Giuseppe Brafa morì, mentre l'altro ragazzino riuscì fortunatamente a salvarsi.

Appello contro le assoluzioni- Il Tribunale di Ragusa per la morte del piccolo Giuseppe aveva condannato il proprietario dei cani e l'allora sindaco di Scicli, rispettivamente a quattro anni e sei mesi e sei anni e due mesi. Assolti, invece, i veterinari che erano stati chiamati a verificare le condizioni in cui erano tenuti i cani da Virgilio. Nelle imputazioni a carico degli imputati ci sono anche le lesioni gravissime al volto di una turista tedesca che fu aggredita dal branco di cani sulla spiaggia di Sampieri mentre correva. 
La Procura di Ragusa, insieme alle parti civili, ha fatto istanza di appello contro le assoluzioni.

Il dibattibattimento in secondo grado-  Oggi il PG ha chiesto alla Seconda Sezione della Corte d'Appello di Catania la conferma della condanna per Giglio e Venticinque, anche se per l'ex sindaco Busacca ha rideterminato la pena a 5 anni e 9 mesi per l'avvenuta prescrizione del reato di omissione in atti d'ufficio. All'ex primo cittadino di Scicli è stata evidenziata la sua inerzia. Venticinque era a conoscenza delle ripetute aggressioni del branco, ma nonostante questo non è intervenuto.

Facendo proprio il ricorso del pm di Ragusa, il Procuratore ha inoltre chiesto la condanna di due veterinari  che avrebbero omesso di segnalare all'asp la presenza di cani aggressivi. I due, nel 2008, avevano effettuato un sopralluogo. Per loro il Pg ha chiesto la condanna a 5 anni di reclusione.

Il prossimo 6 giugno si svolgerà la discussione delle parti civili. (fonte: catania.live sicilia.it)