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PUBBLICATO IL PRIMO PNA

Anticorruzione: le aree di rischio specifico degli Ordini professionali

Anticorruzione: le aree di rischio specifico degli Ordini professionali
Con particolare riguardo alla trasparenza, il Piano precisa che "la medesima disciplina prevista per le pubbliche amministrazioni si applica anche agli ordini professionali".
E' pubblicato nella Gazzetta ufficiale il primo Piano Nazionale Anticorruzione adottato dall’Anac dopo la Riforma del d.l. 90/2014.  Il Piano (PNA) è un atto di indirizzo per le amministrazioni chiamate ad adottare o ad aggiornare concrete e effettive misure di prevenzione di fenomeni corruttivi. Al provvedimento è allegata una Relazione con le osservazioni pervenute a seguito della consultazione pubblica.

Un capitolo ad hoc viene dedicato agli Ordini e collegi professionali, dove si spiega che "sono tenuti a osservare la disciplina in materia di trasparenza e di prevenzione della corruzione nonché gli orientamenti del PNA", secondo quanto previsto da:
-il d.lgs. 97/2016 ed, in particolare, dagli artt. 3, 4 e 41 che hanno modificato, rispettivamente gli artt. 2 e 3 del "decreto trasparenza" (d.lgs. 33/2013)
-l’art. 1 comma 2 della Legge 190/2012".

Premessi i limiti di compatibilità indicati, non sussistono pertanto più dubbi che gli ordini professionali rientrino nel novero dei soggetti tenuti a conformarsi al d.lgs. 33/2013. A tale riguardo, peraltro, all’Autorità è stato attribuito il potere di precisare, in sede di PNA gli obblighi di pubblicazione e le relative modalità di attuazione in relazione alla natura dei soggetti, alla loro dimensione organizzativa e alle attività svolte, prevedendo in particolare modalità semplificate anche per gli organi e collegi professionali. Analogamente, agli ordini e ai collegi professionali si applica la disciplina prevista dalla Legge 190/2012 sulle misure di prevenzione della corruzione.

Alla luce di tutto ciò, al fine di orientare l’attività degli ordini e dei collegi professionali di livello centrale e territoriale, nel Piano vengono approfondite le seguenti questioni relative a profili di tipo organizzativo e di gestione del rischio:
- RPCT e adozione del PTPC e delle misure di prevenzione della corruzione;
- aree di rischio specifiche che caratterizzano gli ordini e collegi professionali;
- trasparenza di cui al d.lgs. 33/2013.

Esemplificazione di aree di rischio specifiche negli ordini e collegi professionali - Da una prima analisi delle funzioni svolte dagli ordini e collegi territoriali, cosi' come dai Consigli nazionali delle professioni, il Piano individua tre macro-aree di rischio specifiche:
- Formazione professionale continua;
-Rilascio di pareri di congruita' (nell'eventualita' dello svolgimento di tale attivita' da parte di ordini e collegi territoriali in seguito all'abrogazione delle tariffe professionali);
-Indicazione di professionisti per l'affidamento di incarichi specifici.
Per ciascuna delle tre aree di rischio vengono riportati, in via esemplificativa e non esaustiva, un elenco di processi a rischio, eventi corruttivi e misure di prevenzione.


Piano Nazionale Anticorruzione 2016 - Delibera n. 831 del 3 agosto 2016