• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
TIROLO

Epizoozia bovina IBR: accertamenti sugli animali importati

Epizoozia bovina IBR: accertamenti sugli animali importati
A fine dicembre 2014, in Tirolo, è stato rilevato l'herpesvirus bovino che provoca l'insorgenza della rinotracheite infettiva dei bovini. Alcuni animali provenienti dalla stalla commerciale colpita dal virus sono giunti anche in Svizzera. Tutte le aziende interessate sono state subito poste sotto sequestro. L'IBR è incurabile per gli animali, ma inoffensiva per l'uomo.

Il 17 febbraio 2015 l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha ricevuto dalle autorità veterinarie austriache la seguente comunicazione: da una stalla commerciale del Tirolo, in cui è stata rilevata la presenza dell'IBR, sono giunti in Svizzera alcuni bovini probabilmente positivi al virus. Tra dicembre 2014 e gennaio 2015 sono state importate nel nostro Paese complessivamente tre partite, per un totale di 63 animali. Sia la Svizzera che l'Austria sono Paesi riconosciuti ufficialmente indenni da IBR. Tra i due Stati hanno luogo regolari attività di commercio del bestiame.

Conformemente alle disposizioni dell'ordinanza sulle epizoozie sono state immediatamente poste sotto sequestro tutte le aziende con animali importati di natura sospetta al fine di impedire un'eventuale diffusione della malattia. Tutti gli animali importati dall'Austria ancora in vita sono stati subito sottoposti ad analisi. Dalla prima analisi sono emersi due animali positivi e uno di sospetta positività. Questi animali sono stati subito abbattuti. Alcuni degli animali importati e probabilmente infetti erano già stati macellati prima della notifica di sospetto e quindi non hanno potuto essere analizzati. Per questo motivo, come misura aggiuntiva, vengono ora individuati tutti i capi entrati in contatto con tali animali per essere anch'essi sottoposti a esame.

Tutti i sequestri delle aziende permarranno in vigore finché non verranno effettuati tutti gli accertamenti e le indagini necessari. Sarà possibile revocare il sequestro solo se, in seguito a un'analisi di verifica condotta 30 giorni dopo, si potrà escludere il rischio di un possibile contagio.

Finora i Cantoni colpiti sono 12, per un totale di 30 aziende coinvolte, e le cause sono da ricondurre all'importazione diretta, al trasferimento di animali importati o ad animali entrati in contatto con capi infetti. Data la portata della problematica è importante quindi effettuare rapidi accertamenti in merito al traffico di animali attraverso l'apposita banca dati e introdurre e osservare immediati provvedimenti di sequestro. Considerata l'intensità degli scambi commerciali di bestiame che hanno luogo in Svizzera, la mancata individuazione di un'epizoozia può determinare la velocissima diffusione della stessa.

Dal 1993 la Svizzera è indenne dall'IBR. (fonte)