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CACCIA E AVIARIA

Richiami vivi, corretta gestione di Anseriformi e Caradriformi

Richiami vivi, corretta gestione di Anseriformi e Caradriformi
Dopo la sopensione della deroga al divieto di utilizzo dei richiami vivi, il Ministero della Salute ha dato indicazioni di corretta gestione dei volatili.

Con nota ministeriale del 23 dicembre è stata sospesa la deroga al divieto di utilizzo dei richiami vivi appartenenti agli Ordini degli Anseriformi e Caradriformi. La sospensione ha fatto seguito alla positività al virus influenzale sottotipo H5N8 ad alta patogenicità confermata in un allevamento di tacchini da carne della provincia di Rovigo. Al riguardo, la Direzione Generale della Sanità Animale ha redatto una ulteriore circolare che contiene alcune misure minime per la corretta gestione di questi volatili.

I proprietari di tali volatili devono assicurare al momento del rientro presso l'allevamento/domicilio, la comunicazione ai Servizi veterinari delle ASL competenti dell'avvenuto trasferimento dei volatili con indicazione delle zone di caccia dove gli uccelli sono stati utilizzati nel corso della stagione venatoria (se previsto, fornire il documento di rendicontazione). Il Ministero della Salute raccomanda inoltre la comunicazione di qualsiasi variazione in merito allo stato sanitario degli uccelli da richiamo.

Nel caso si rinvengano soggetti morti, i proprietari devono assicurare il conferimento tempestivo dei volatili ai Servizi veterinaridell'ASL competente per territorio, i quali provvederanno all'invio all'IZS di riferimento per l'autopsia e la ricerca di virus influenzali. Al momento del rientro, andrà disposta una rigida separazione tra gli uccelli da richiamo, il pollame domestico e gli altri volatili detenuti in cattività.
Richiesti inoltre un'accurata pulizia e disinfezione dei mezzi di trasporto e delle attrezzature utilizzati per il trasporto degli uccelli da richiamo e il trasferimento diretto dei volatili da richiamo, per impedire ulteriori contatti a rischio. Anche i recinti eventualmente utilizzati per detenere i volatili presso gli appostamenti di caccia dovranno essere accuratamente puliti.

Nel luogo di detenzione dei richiami, se la persona addetta al loro governo è la stessa che si occupa anche di altri volatili allevati, devono essere garantite adeguate norme di igiene di carattere
personale (lavaggio mani, cambio stivali, ecc.) e generale (attrezzi per il governo e la pulizia distinti).

I Servizi veterinari, a seguito di valutazione del rischio che dovrà tenere in considerazione in particolare la localizzazione delle zone di caccia dove sono stati utilizzati i richiami vivi (aziende
faunistico venatorie lagunari), definiranno un programma di sorveglianza a campione. Nell'ambito  di tale attività, dovrà essere valutato qualsiasi sintomo clinico riferibile all'influenza aviaria e i
soggetti rientrati dalle zone di caccia ritenute a rischio dovranno essere sottoposti a campionamento tramite tamponi cloacali secondo il seguente schema di consistenza:
- fino ai 10 capi: un controllo mediante prelievo di tutti i capi;
- sopra i 10 capi: un controllo mediante prelievo a campione, sugli animali detenuti, comunque non inferiore ai 10 capi

pdfNOTA_DGSAFV_SPECIFICHE_RICHIAMI_VIVI.pdf18.55 KB

pdfDGSAFV_23_DICEMBRE_RICHIAMI_VIVI_HPAI_H5N8__copy.pdf463.12 KB