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REATO DI TRAFFICO

Sequestro cuccioli, Ordine di Roma: attendiamo carte indagini

Sequestro cuccioli, Ordine di Roma: attendiamo carte indagini
L'Ordine dei Medici Veterinari di Roma "è al fianco delle autorità contro la barbarie del traffico degli animali". "Nessun dubbio sull'impegno della nostra Professione nel contrastare il commercio illegale di cuccioli dai Paesi dell'Est, fedelmente fotografato dal Manuale operativo sulle procedure per il commercio di animali realizzato dalla FNOVI, dal Ministero della Salute e dalla LAV". Sui casi di Padova e di Roma, "solo gli ultimi in ordine di tempo", l'Ordine dei Medici Veterinari di Roma ha diffuso un comunicato: "tutti gli Ordini dei medici veterinari sono convinti sostenitori di questa battaglia di civiltà. Le informazioni parlano di indagini, perquisizioni ed arresti in varie province italiane. Purtroppo, dalla cronaca emergono anche sospetti di coinvolgimento di medici veterinari".

Per prima cosa- afferma Donatella Loni presidente dell'Ordine dei medici veterinari di Roma e provincia, - dobbiamo ringraziare i carabinieri, le forze di polizia ed il magistrati che rendono possibile l'operazione di contrasto al gravissimo fenomeno dell'importazione illegale di cuccioli dall'Est Europa. Purtroppo, quelli che emergono non sono casi isolati. I fatti di questi giorni ci raccontano di una realtà diffusa e grave. Questo significa- continua Donatella Loni, - che la legge ci voleva proprio, così è stato opportuno il Manuale operativo sulle procedure per il commercio di animali ed anche l'impegno di tutti i colleghi al fianco delle Associazioni, delle istituzioni e delle Forze di Polizia per contrastare il fenomeno. Finalmente possiamo dire che i controlli fanno emergere fatti inquietanti, che la denuncia non era esagerata".

"Certamente per il caso che più da vicino ci riguarda, quello relativo al sequestro di 15 cuccioli ed una scimmia alle porte di Roma, il Consiglio dell'Ordine è stato già allertato ed attendiamo di avere a disposizione le carte relative alle indagini e l'Ordine farà le opportune verifiche. Se dimostreranno un comportamento doloso da parte del collega, potrebbero comportare per il professionista una severa sanzione disciplinare, con sospensione dall'esercizio dell'attività fino anche alla radiazione dall'Albo. Lo faremo nel rispetto della legge e del nostro codice deontologico. Il veterinario è il primo garante del suo benessere degli animali e della loro salute e le migliaia di cittadini che si rivolgono a noi per la cura dei propri animali debbono continuare ad avere fiducia in noi con la certezza che agiremo sempre in scienza e coscienza." (fonte: agenparl)