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FONDI PAC

Il Governo mette un Generale della Finanza alla guida di Agea

Il Governo mette un Generale della Finanza alla guida di Agea
Giovanni Mainolfi, generale della Guardia di Finanza, è il nuovo Commissario di Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura.
Mainolfi è stato nominato dalla presidenza del Consiglio dei ministri su proposta del ministrodelle Politiche agricole Nunzia De Girolamo. L'Agea "gioca un ruolo fondamentale nella distribuzione degli aiuti agli agricoltori -ha spiegato il Ministro - e ha bisogno di essere guidata, in particolare in una fase delicata come questa che vede il passaggio alla nuova Pac". Se si dovesse fermare la sua attività, si bloccherebbe automaticamente anche il flusso degli aiuti economici agli agricoltori italiani.

L'Agenzia per le erogazioni in agricoltura è lo strumento attraverso il quale vengono distribuiti i fondi che la Ue destina all'agricoltura italiana ma è anche coordinatore degli organismi pagatori sul territorio nazionale.

Già commissariata nel 2011, nel 2012 l'Agea è stata oggetto di una riforma fatta dal governo Monti con l'allora ministro Mario Catania, che ha trasformato l'ente in Agenzia guidata da un direttore, sul modello dell'Agenza delle Entrate; un cambio di governance che ha di fatto azzerato presidente e Consiglio di amministrazione e prevedendo un direttore unico poi dimessosi.

L'Agea era  stata commissariata a seguito degli accertati e reiterati inadempimenti da parte degli organi di Agea, nonché in seguito a varie inadempienze amministrative e gestionali che hanno comportato anche ripetute segnalazioni da parte dell'Unione europea. L'agenzia, che è controllata dal Mipaaf, è l'unico ente accreditato presso la Commissione europea, per distribuire i contributi agricoli, gestisce circa 6,5 miliardi di euro.

Un'inchiesta dei Carabinieri aveva scoperto come l'ente governativo per giustificare la produzione di latte annua comunicata alla Ue, ha truccato i dati. Come? Facendo "vivere" le vacche fino a 83 anni. E' Agea che comunica alla Ue quanto latte produce l'Italia. E quando c'è un surplus rispetto a quello consentito, Bruxelles commina le multe per le cosiddette quote latte. Milioni di euro a carico degli allevatori, riscossi a colpi di cartelle esattoriali e pignoramenti.