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ALMALAUREA

Il profilo del laureato in Medicina Veterinaria

Il profilo del laureato in Medicina Veterinaria
Nel 2011 si sono laureati 1.194 veterinari. Hanno un’età media di 27 anni. Non sono stati all’estero e cercano un lavoro fisso nel proprio territorio.

Il Consorzio Almalaurea ha messo a disposizione ulteriori criteri di lettura on line della XIV Indagine annuale sui laureati italiani. La selezione per corso di laurea in medicina veterinaria consente di fotografare il profilo medio dei laureati nel 2011; in tutto, 1.194 nei vari Atenei nazionali, di cui 1.122 che hanno accettato di rispondere al questionario di Almalaurea.

I neo laureati in medicina veterinaria sono al 67% donne e hanno un punteggio medio di laurea di 102,4; provengono in maggioranza dal liceo scientifico, nello stesso territorio delle sedi universitarie (al 74% alloggiano a circa un’ora dalla Facoltà). Quello della residenzialità è un tratto forte: l’85% non ha fatto esperienze di studio all’estero durante il corso, la lingua inglese è padroneggiata- soprattutto nello scritto- dalla metà dei laureati intervistati e l’aspirazione della maggioranza è di un lavoro a tempo pieno e indeterminato nella provincia di residenza.

Durante il corso di laurea, gli studenti lavorano: il 70% di loro ha svolto attività retribuite anche se stagionali o occasionali; alta la percentuale dei tirocini riconosciuti dal corso di laurea, sia presso la sede universitaria (49%) che al di fuori (31,6%). Scarsa l’incidenza delle borse di studio, di cui ha usufruito solo il 18% dei neolaureati.

I tempi per laurearsi sono mediamente lunghi: ci vogliono in media 7 anni per arrivare al traguardo, circa 9 mesi sono richiesti dalla compilazione della tesi, concorrendo ad un ritardo medio sui tempi regolari di circa 2 anni. Risultano in corso solo al 25%, mentre i fuori corso al quinto anno si attestano al 18%. Eppure il carico di studio è giudicato adeguato dalla maggioranza degli intervistati e la frequenza degli insegnamenti registra un alta percentuale di regolarità (84%). Le nuove tecnologie informatiche sono padroneggiate soprattutto nella navigazione in internet e nella elaborazione di documenti di testo; la maggioranza – pur giudicando adeguate le aule- registra scarsa disponibilità di postazione informatiche per gli studi.

Complessivamente il grado di soddisfazione della sede universitaria supera il 50% degli intervistati, ma è il rapporto con i docenti a risultare più apprezzato (dal 61%). Perché scegliere medicina veterinaria? Per ragioni più culturali che professionalizzanti. Una scelta che non si rinnega: il 61% la rifarebbe, confermando anche la sede universitaria. Nella ricerca del lavoro si giudica “rilevante” la professionalità e la coerenza con gli studi fatti.