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TERAMO

BDN ovicaprini: gli allevatori contestano le sanzioni Asl

BDN ovicaprini: gli allevatori contestano le sanzioni Asl
"Inappropriate e ingiuste". Così vengono considerate le sanzioni pervenute a diversi allevatori della provincia di Teramo da parte del locale Dipartimento Veterinario della Asl.

La normativa attualmente in vigore non prevede quindi l'obbligo di comunicare i dati identificativi degli animali alla banca dati e l'eventuale omissione non può essere passibile di sanzione amministrativa. A sostenere questa versione è la ColdirettI.

A seguito delle segnalazioni di alcuni allevatori ovi-caprini che sarebbero stati oggetto di multe non comminabili per aver omesso l'inserimento dei codici identificativi degli animali nella banca dati informatizzata, Raffaello Betti (Coldiretti Teramo) ha dichiarato: "Ci preme evidenziare l'iniquità dei verbali di accertamento e contestazione che fanno riferimento a regolamenti comunitari e disposizioni Regionali che non sussistono".

La Coldiretti si è mossa presso l'Istituto Zooprofilattico di Teramo che detiene la Banca Dati Informatizzata, il Ministero della Salute a Roma, e il dirigente regionale del Servizio Sanità Veterinaria, riscontrando che l'obbligo oggetto dei verbali di accertamento non esisterebbe: "Proprio di recente – dichiarano in Coldiretti – il Ministero della Salute ha emesso una circolare riguardante la Banca Dati Nazionale per gli ovi-caprini in cui è evidente il criterio di discrezionalità nell'inserimento dei dati".

Il problema, circoscritto al momento solo ad alcuni allevatori, potrebbe diffondersi nei mesi di maggio e giugno in vista dei controlli di profilassi sanitaria che i greggi dovranno affrontare prima di spostarsi negli alpeggi, "come già segnalato dalla ASL pronta a impedire gli spostamenti".