• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31395
ECONOMIA E SANITA’

Asl, Bocconi: troppa politica per essere aziende

Asl, Bocconi: troppa politica per essere aziende
Ritratto impietoso in un convengo a Milano dei ricercatori della Bocconi. I manager sanitari sono pagati poco hanno poca autonomia dalla politica.

I top manager della sanità guadagnano meno dei loro dipendenti e il risultato è che sono sempre meno quelli che vogliono ricoprire questo incarico. Difficile a credersi, ma è proprio così, secondo quanto hanno denunciato oggi docenti dell'università Bocconi, in occasione del 2° convegno nazionale dell'Academy of Health Care management and economics (partnership avviata nel 2010 dallo Sda Bocconi e da Novartis Farma), svoltosi presso l'ateneo milanese.

"Siamo all'assurdo che i direttori generali – spiega Francesco Longo, professore associato di Economia delle aziende dell'università Bocconi - hanno contratti a progetto, dunque precari, e in media guadagnano 120mila euro lordi l'anno. I direttori amministrativi invece prendono 90mila euro l'anno lordi. In un'azienda sanitaria da 300-400 milioni non è remunerativo per loro lavorare in questo modo". Sono invece pagati meglio, rileva l'economista, "capi dipartimento e clinici. Ecco perché c'é una fuga dalle poltrone di manager non solo verso il privato, dove le retribuzioni sono superiori anche del 50-60%, ma anche verso i ruoli dirigenziali clinici".

Al poco felice status economico dei top manager della sanità, si deve aggiungere la loro scarsa autonomia decisionale. "Le loro nomine sono sempre più politicizzate, anche perché il più delle volte la scelta della triade (tra direttore generale, sanitario e amministrativo ndr) viene fatta in blocco - prosegue Longo - Per evitare vicende e scandali nella sanità come quelli a cui stiamo assistendo in questi giorni servono aziende sanitarie più forti e ben controllate, con manager forti, etici e qualificati, possibilmente provenienti da altre regioni, in modo da ridurre la probabilità che la scelta venga fatta solo in chiave politica". Per questo, oltre ad una migliore retribuzione, sarebbe necessaria "una loro mobilità interregionale e una selezione di una rosa di esperti da parte di una commissione esterna, su cui poi la politica può scegliere il dirigente. Esperienze del genere si stanno facendo in Puglia e Sicilia".