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ARTICOLO 11

Farmaci veterinari "qualificanti" secondo le parafarmacie

Farmaci veterinari "qualificanti" secondo le parafarmacie
Oggi in Assemblea al Senato, l'articolo 11 sulle liberalizzazioni dei farmaci che non piace a Federfarma e Fofi. Soddisfatte solo le rappresentanze delle parafarmacie che considerano "qualificante" poter vendere i farmaci veterinari. Presentati 1700 emendamenti al decreto oggi al Senato.
Il Coordinamento nazionale delle Parafarmacie auspica che l'articolo 11 non sia modificato ed indica i punti "qualificanti" del decreto: abolizione della pianta organica delle farmacie; vendita in parafarmacie dei farmaci veterinari con ricetta medica e preparazioni galeniche; abolizione del limite di 12500 abitanti per la vendita dei Medicinali senza obbligo di ricetta in parafarmacia; equiparazione della professionalita', ai fini dei concorsi, del farmacista che opera in parafarmacia al collega che esercita la professione in farmacia.

"Nutriamo gravi preoccupazioni per il futuro del servizio farmaceutico". Questo, invece il commento a caldo di Federfarma sul testo dell'articolo 11 del decreto liberalizzazioni appena approvato dalla X commissione Senato. "Ad una prima lettura – spiega una nota del sindacato dei titolari di farmacia -, il provvedimento oggi all'esame dell'Aula del Senato contiene misure destinate a scontentare il mondo delle farmacie. Siamo fortemente critici noi titolari di farmacia così come la maggior parte dei farmacisti collaboratori di farmacia, che avranno scarsissime possibilità di vincere i concorsi".
Secondo Federfarma con il provvedimento "si è voluto accontentare qualcuno e, nel farlo, non si è pensato al sistema farmaceutico nella sua interezza né alle necessità di salute dei cittadini. Ancora una volta la farmacia è vista come esercizio meramente commerciale invece che come importante presidio di salute pubblica del Ssn". "Pur tenendo conto dell'innalzamento del quorum a 3.300 abitanti (rispetto ai 3.000 del decreto originale) – osserva il presidente Federfarma Annarosa Racca - rimane una grande amarezza per un provvedimento che rende impossibile mantenere la attuale qualità del servizio farmaceutico assicurato ai cittadini".

Per il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli, il testo dell'articolo 11 uscito dalla Commissione Industria del Senato "non cambia sostanzialmente il quadro che si era delineato nelle scorse settimane".. "Individuavamo nelle misure di liberalizzazione un oggettivo indebolimento del servizio farmaceutico senza vantaggi per l'economia italiana, visto che siamo in presenza di un mercato in cui la domanda non può crescere in funzione dell'offerta, e confermiamo questo giudizio", afferma Mandelli aggiungendo che, "allo stesso modo, il decreto non risolve nemmeno la questione della sostenibilità economica delle parafarmacie rette dai singoli colleghi. Per il presidente della Fofi il nuovo testo del decreto liberalizzazioni sulle farmacie rappresenta "un oggettivo indebolimento del servizio farmaceutico senza vantaggi per l'economia né risposte alla questione della sostenibilità economica delle parafarmacie rette dai singoli colleghi".

Il decreto, secondo la Fofi, prevede "solo un forte aumento delle sedi ma senza nessuno degli interventi per lo sviluppo del servizio che la Federazione ha da tempo indicato: dispensazione dei farmaci innovativi in farmacia, riforma della remunerazione del farmacista, sviluppo dei nuovi servizi, integrazione nell'assistenza territoriale. "Insomma – sintetizza Mandelli - senza una riforma organica e condivisa che avrebbe, questa sì, aumentato l'occupazione e il servizio reso ai cittadini".

pdfIL TESTO DELLARTICOLO 11 APPROVATO IN SENATO.pdf353.17 KB