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Governo e Regioni, nuovo patto per la salute

Governo e Regioni, nuovo patto per la salute
Aggiornamento dei Lea nel contesto del quadro di compatibilità economico-finanziaria, rimodulazione dei criteri di compartecipazione alla spesa farmaceutica, monitoraggio e controllo della spesa per beni e servizi, definizione degli standard dimensionali e organizzativi della spesa sanitaria. Sono alcune direttrici del nuovo Patto per la Salute del prossimo triennio, che da oggi vedrà impegnato il Ministro Balduzzi e i tavoli tecnici delle Regioni.

Dal 10 gennaio 2012, "sia la componente politica che la componente tecnica del tavolo, si dedicheranno alle macro-aree del nuovo Patto per la Salute del triennio 2013-2015". Le prime anticipazioni sono arrivate dal Ministro della Salute Renato Balduzzi, a dicembre, dopo il secondo incontro tra il Governo e la Conferenza delle Regioni per la definizione del nuovo Patto. In quella occasione, il Ministro e le Regioni hanno tracciato un primo quadro di proposte.

Nell'agenda si prevede tra i punti principali la garanzia e l'aggiornamento dei Lea nel contesto del quadro di compatibilità economico-finanziaria; la rimodulazione dei criteri di compartecipazione alla spesa farmaceutica; le procedure di monitoraggio e controllo della spesa per beni e servizi; il riordino della medicina generale; la definizione degli standard dimensionali e organizzativi della spesa sanitaria.

Nella prima bozza di lavoro, che il Ministro ha invitato a considerare prudentemente come un documento di "ipotesi", sono delineati i punti sui quali si può intervenire per modificare la manovra di luglio tramite l'intesa che Regioni e Ministero della Salute dovranno sottoscrivere entro il 30 aprile 2012 e che dovrebbe essere assorbita nel nuovo Patto.

Il quadro del finanziamento del Ssn ammonta a 106.905 miliardi di euro per il 2011, 108.780 per il 2012, 109.294 per il 2013 e 110.786 per il 2014. Sulla base del fabbisogno, si tratta di assumere decisioni condivise per attuare la manovra di luglio sulla sanità prevista in 2,5 miliardi per il 2013 e 5 miliardi per il 2014, per un risparmio complessivo quindi di 7,5 miliardi.

Sui livelli essenziali di assistenza invece, visto che il Dpcm del 2008 non è mai entrato in vigore e che quello del 2001 non corrisponde più alla pratica assistenziale effettivamente garantita dalle regioni, si dice semplicemente che "il tema del loro aggiornamento va risolto e affrontato".

Il documento si concentra in particolare sulla spesa farmaceutica e i ticket. E'già stata portata all'attenzione delle regioni l'ipotesi elaborata dall'Aifa, che prevede una rimodulazione dei due tetti: quello cioè della farmaceutica territoriale, che si abbasserebbe al 12% (con onere dello sfondamento a carico della filiera) e quello della farmaceutica ospedaliera, che si innalzerebbe al 3,6% (con onere dello sfondamento a carico della filiera per il 35% e delle regioni per il 65%). Per incrementare l'appropriatezza dell'uso dei farmaci, si pensa di rendere più stringente il funzionamento dei registri dei farmaci e l'attivazione di procedure per avere l'eventuale rimborso da parte delle aziende farmaceutiche.

Per quanto riguarda i ticket invece l'idea è di intervenire per reimpostare in modo unitario tutta la tematica della partecipazione alla spesa e delle esenzioni, per garantire un introito aggiuntivo di 2 miliardi di euro a partire dal 2014. Le misure dovrebbero quindi assorbire le forme di partecipazione alla spesa già vigenti in campo nazionale, le economie connesse al ticket da 10 euro per ricetta per le prestazioni specialistiche, e introdurre elementi di maggiore equità sociale graduando la partecipazione e le esenzioni in funzione del reddito equivalente del nucleo familiare.

 

pdfPATTO PER LA SALUTE 2010-2012.pdf

pdfPATTO PER LA SALUTE 2013 2015.pdf