• Utenti 12
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31903
cerca ... cerca ...

RIFORMA DEGLI ORDINI: ROTTA GIA' TRACCIATA

RIFORMA DEGLI ORDINI: ROTTA GIA' TRACCIATA
La riforma degli Ordini si dovrà attuare con Decreto della Presidenza della Repubblica entro novembre 2012. E' uno degli impegni assunti dall'Italia dopo le raccomandazioni dei Paesi dell'Eurozona. L'accelerazione è stata impressa dalla Legge di stabilità in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Entro sei mesi i regolamenti per la disciplina delle società tra professionisti.

La riforma degli Ordini si dovrà attuare con Decreto della Presidenza della Repubblica entro novembre 2012. E' uno degli impegni assunti dall'Italia dopo le raccomandazioni dei Paesi dell'Eurozona.

L'accelerazione è stata impressa dalla Legge di stabilità (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato), approvata alla presenza di ispettori europei, inviati in Parlamento a vigilare che gli emendamenti (presentati in grande quantità, ma respinti) non stravolgessero i contenuti del provvedimento.

Come riformare gli Ordini? La rotta è tracciata dalla Legge di stabilità, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e dalla Manovra d'agosto (Legge 148/2011) già in vigore da settembre. Se l'Europa ne giudicherà favorevolmente l'attuazione e se il Governo Monti vi si atterrà senza modifiche (si tratta infatti di "una prima attuazione degli impegni italiani") sarà del tutto infondato agitare lo spauracchio dell'abolizione degli Ordini.

Tempi di riforma degli Ordini- La Legge di stabilità affida ad Decreto del Presidente della Repubblica la riforma degli Ordini secondo i principi individuati all'articolo 3 della Legge 148/2001 (Manovra bis). Gli ordinamenti professionali dovranno essere riformati con decreto del Presidente della Repubblica entro 12 mesi dal varo della Legge di stabilità ( entro novembre 2012). Dopo l'entrata in vigore di questo DPR, le norme vigenti sugli ordinamenti professionali saranno abrogate".

Criteri di riforma degli Ordini - Sono quelli indicati dall'articolo 3 (Abrogazione delle indebite restrizioni all'accesso e all'esercizio delle professioni e delle attivita' economiche) del Titolo II (Liberalizzazioni, privatizzazioni ed altre misure per favorire lo sviluppo) della Legge 148/2001.

Su di essi è intervenuta la Legge di Stabilità che ha cancellato le tariffe di riferimento- temporaneamente riabilitate dalla Manovra d'agosto- riportando la materia alle norme della Legge Bersani (no ai tariffari di riferimento e ai minimi inderogabili), ma con la differenza che i compensi dovranno essere pattuiti per iscritto. Resta fermo che "in caso di mancata determinazione consensuale del compenso, quando il committente e' un ente pubblico, in caso di liquidazione giudiziale dei compensi, ovvero nei casi in cui la prestazione professionale e' resa nell'interesse dei terzi si applicano le tariffe professionali stabilite con decreto dal Ministro della Giustizia".

Società fra professionisti - Per quanto riguarda i professionisti, la grande novità riguarda la possibilità di organizzarsi in forma societaria. Entro sei mesi dalla approvazione della Legge di stabilità sarà il Ministero della Giustizia ad adottare un regolamento sulle società tra professionisti. In particolare il regolamento riguarderà i seguenti punti: criteri e modalità affinché l'esecuzione dell'incarico professionale conferito alla società sia eseguito solo dai soci in possesso dei requisiti per l'esercizio della prestazione professionale richiesta; la designazione del socio professionista sia compiuta dall'utente e, in mancanza di tale designazione, il nominativo debba essere previamente comunicato per iscritto all'utente; la partecipazione ad una società è incompatibile con la partecipazione ad altra società tra professionisti; i professionisti soci sono tenuti all'osservanza del codice deontologico del proprio ordine, così come la società è soggetta al regime disciplinare dell'ordine al quale risulti iscritta.

La dichiarazione di Paesi dell'Eurozona sull'Italia recita:"si prende atto che l'Italia attuerà le riforme strutturali proposte intese ad aumentare la competitività riducendola burocrazia, abolendo le tariffe minime nei servizi professionali e liberalizzando ulteriormente i servizi pubblici e le imprese di pubblica utilità a livello locale".

IL MONTI PENSIERO SUGLI ORDINI PROFESSIONALI

ANTITRUST: VIA LE TARIFFE DALLA MANOVRA BIS