CERTIFICAZIONI DI QUALITA’: CRESCITA E LUNGIMIRANZA

Nel Rapporto Accredia-Censis ("Innovazione e modernizzazione di qualità per la crescita del Paese") la certificazione di qualità viene indicata come uno strumento di innovazione e di modernizzazione. Un Paese con più qualità ha molte più chance di crescita e di competitività.

L'innalzamento della qualità del prodotto e del processo produttivo, in una fase di prolungata recessione come quella che il Paese sta registrando, può rappresentare se non una leva della crescita per lo meno uno strumento finalizzato a consolidare la capacità competitiva oggi fortemente sotto stress. E il miglioramento dei processi produttivi ed organizzativi passa per capacità manageriali e qualità della prestazione/prodotto che garantiscano maggiormente i consumatori sotto il profilo della sicurezza, della salute e dell'ambiente.

Una svolta che interessa anche il mondo professionale, come sottolineato nel corso del Convegno di presentazione del Rapporto, l'8 novembre scorso a Roma, presente la FNOVI che pubblica un report. Il principio è che "nel mercato europeo la riduzione del prezzo non è uno strumento adeguato a garantire la crescita, concetto questo che insieme a quello di qualità delle prestazioni deve trovare necessariamente spazio e concretizzazione nell'ambito delle attività delle professioni intellettuali".

Nelle conclusioni del rapporto Accredia Censis trova conferma la bontà e la lungimiranza del progetto di Certificazione delle buone pratiche veterinarie realizzato da ANMVI e CSQA e che ha portato un centinaio di strutture ad ottenere il "bollino blu". La certificazione di qualità non è un premio, ma l'assunzione di un impegno costante alla qualità, alla responsabilizzazione e al miglioramento dei processi gestionali e produttivi. E' conforme alla deontologia e agli obiettivi di sanità animale del Paese, per questo la Certificazione ANMVI BPV gode del patrocinio della FNOVI e del Ministero della Salute.