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SMASCHERATA FALSA ONLUS VETERINARIA NEL CREMASCO

SMASCHERATA FALSA ONLUS VETERINARIA NEL CREMASCO
La Guardia di Finanza ha individuato nel cremasco uno studio veterinario che, dissimulando l'attività professionale esercitata dietro la parvenza di un'associazione di volontariato per la cura di animali domestici, nei due anni di attività ha nascosto al fisco ricavi per 1 milione di euro. La Guardia di Finanza ha individuato nel cremasco uno studio veterinario che, dissimulando l'attività professionale esercitata dietro la parvenza di un'associazione di volontariato per la cura di animali domestici, nei due anni di attività ha nascosto al fisco ricavi per 1 milione di euro.

Polo "di studio" - La Guardia di Finanza di Crema entra nel dettaglio dell'operazione - spiegando al notiziario cremaonline.it -che l'ambulatorio, costituito da due soci, di cui uno solo veterinario, dichiarava di essere un "polo di studio per le malattie del Sistema Nervoso" ma effettuava esclusivamente prestazioni professionali mediche.

Le "donazioni" - Secondo le fiame gialle "per salvaguardare la parvenza di ente senza scopo di lucro, 'invitava' i clienti a corrispondere diverse centinaia o migliaia di euro, a seconda della complessità dell'intervento, previa sottoscrizione di un modulo in cui questi dichiaravano di lasciare le somme a titolo di donazione".

Il listino prezzi - Corposo il numero delle persone ascoltate durante le indagini, circa 250 clienti sentiti dai finanzieri della Tenenza di Crema e provenienti da gran parte del nord Italia Lombardia, Veneto, Liguria ed Emilia Romagna. Dalle loro testimonianze sono arrivate le conferme sul fatto che "gli importi erano stabiliti in base ad un vero e proprio listino prezzi", che andava dai 600 euro per una risonanza magnetica agli oltre 2.000 euro necessari per un intervento chirurgico.

Interventi corposi - "Tra il migliaio di interventi medici e prestazioni veterinarie effettuati presso l'ambulatorio - proseguono i finanzieri - ve ne sono stati alcuni che hanno comportato la spesa da parte dei clienti di circa 2.700 euro".

Evasione per 200 mila euro - L'evasione fiscale scoperta ha comportato il mancato versamento allo Stato di 200.000 euro, tra Imposta sul Reddito delle Società, IVA e IRAP ma le Fiamme Gialle hanno anche accertato che all'interno dell'ambulatorio, "a dispetto della dichiarata finalità di promuovere la ricerca medico-scientifica, interveniva sugli animali anche il socio non iscritto all'ordine dei medici veterinari, con i conseguenti pericoli per la loro salute e in danno della categoria professionale".

Le denunce - I due responsabili del centro sono stati denunciati per omessa dichiarazione e il socio non veterinario anche per esercizio abusivo della professione. Il centro è stato segnalato all'Agenzia delle Entrate per la revoca della qualifica di ente non commerciale.