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Entrate

ANMVI: il redditometro colpirà a caso

L'audizione alla Camera del Direttore delle Entrate conferma il carattere aleatorio del nuovo redditometro. ANMVI: la "selezione mirata" sarà impossibile verso i contribuenti possessori di animali. Mancano dati Istat sulle famiglie proprietarie e numeri certi nelle banche dati degli animali. Gorret: le spese veterinarie non avranno la stessa rilevanza di altre voci.
Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha illustrato alla Camera le novità del nuovo redditometro. Nulla di nuovo se non la conferma che l'inclusione del cavallo e delle spese veterinarie fra gli indicatori del redditometro è un criterio aleatorio che colpirà a caso i contribuenti possessori di anmali.

Ciò malgrado il dichiarato intento di operare una "selezione mirata dei soggetti da sottoporre a controllo sulla base dell'analisi del rischio effettuata per ciascuna macro-tipologia di contribuenti".

Le novità, ha detto Befera recepiscono "il mutato contesto socio-economico in cui si manifesta la capacità di spesa del contribuente". Per il redditometro è stato individuato "un modello di valorizzazione degli elementi indicativi di capacità contributiva attraverso l'analisi di campioni significativi di contribuenti, differenziati in funzione del nucleo familiare e dell'area territoriale di appartenenza". L'analisi ha riguardato oltre 22 milioni di famiglie ovvero circa 50 milioni di soggetti.

Ma quali sono i dati di riferimento delle Entrate per la "selezione mirata" e "l'analisi del rischio"? Gli accertamenti nei confronti dei proprietari di cavalli hanno già rivelato di essere casuali e discriminatori, non solo perché non è chiara la nozione di detenzione dell'equide, ma anche perché la banca dati di riferimento è incompleta e non offre dati certi sulla popolazione equina nazionale. Anche in fatto di famiglie proprietarie di animali da compagnia non è dato sapere a quali dati si riferisca l'Agenzia, dato che nessun dato Istat è disponibile e non ci sono numeri anagraficamente consolidati sulla presenza di animali da compagnia sul territorio nazionale.

Lo strumento di controllo fiscale è in fase sperimentale fino a tutto febbraio attraverso il cosiddetto "redditest", dopodiché il Fisco intende portarlo a regime entro il primo semestre del 2012. L'ANMVI ha ribadito in un comunicato stampa l'inefficacia della sperimentazione. Il Fisco colpirà, discriminandoli, i proprietari in regola con gli obblighi anagrafici e possesso di animali a norma di legge.

Motivazioni che i medici veterinari della SIVE (Società Italiana Veterinari per Equini) hanno spiegato alla Commissione redditometro attivata dal Ministero delle Politiche Agricole. 

Intanto, la portavoce dell'Agenzia, Antonella Gorret in un'intervista al Sussidiario.net ha dichiarato che "la spesa per scuole o veterinari non avra' la stessa rilevanza di una seconda o terza casa, di un circolo ricreativo costoso o dell'auto di lusso".