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IN VIGORE

PSA, in vigore la nuova ordinanza commissariale

PSA, in vigore la nuova ordinanza commissariale
E' immediatamente applicabile l'Ordinanza n. 2/2023 per il controllo e l'eradicazione della Peste Suina Africana, firmata il 20 aprile dal Commissario straordinario alla Psa. Revisione complessiva delle misure. Coordinamento tra Struttura Commissariale, Regioni e Ministero della Salute. "Notevole" incremento di casi nel cluster Piemonte-Liguria. In giugno la verifica della Commissione Europea.

Notizia aggiornata il 26 aprile 2023

Il Commissario Straordinario alla Peste suina africana Vincenzo Caputo ha inviato oggi  alla Conferenza Stato Regioni la seconda ordinanza del 2023, contenente misure di controllo ed eradicazione della malattia. Il provvedimento (n. 2/2023) è già applicabile dalla data di adozione- il 20 aprile 2023.  Le misure sono valide fino al 31 agosto 2023.

Revisione delle misure- L'ordinanza è una revisione complessiva delle misure disposte con l'Ordinanza Commissariale n. 4/2022, - che viene abrogata unitamente all'Ordinanza Commissariale n. 5/2022- con lo scopo è di  mettere in sicurezza le province limitrofe alle zone di restrizione caratterizzate da una forte vocazione zootecnica a seguito dell’estensione dell’area di circolazione virale. Vengono inoltre armonizzate le misure di eradicazione, controllo e prevenzione della malattia da applicarsi nelle zone infette, nelle zone di restrizione e nelle zone confinanti, istituite sul territorio nazionale. Le autorità regionali e locali, i cui territori rientrano nelle zone infette o zone di restrizione parte II -e nelle zone confinanti con le zone infette o zone di restrizione parte I- possono modulare e dettagliare le misure previste e individuarne i soggetti attuatori.
La Struttura Commissariale predispone un apposito piano per le aree territoriali interessate dalla malattia ai fini dell’applicazione da parte delle Regioni delle misure di eradicazione previste dall'Ordinanza 2/2023 e definite nel Piano nazionale di sorveglianza ed eradicazione 2023. Le Regioni applicheranno il Piano di Eradicazione predisposto e coordinato dalla Struttura Commissariale d’intesa con il Ministero della Salute.

Suini allevati- L'Ordinanza fornisce anche indicazioni di controllo, in caso di conferma di Peste Suina Africana nei suini detenuti come da Regolamento delegato (UE) 2020/687e dal Decreto legislativo 5 agosto 2022 n.136. In caso di sospetto e conferma della presenza della malattia all’interno di uno stabilimento le misure comprendono l’istituzione di zone soggette a restrizione (zona di protezione e zona di sorveglianza). Alla conferma della malattia all’interno di uno stabilimento le regioni possono autorizzare l’abbattimento preventivo e la macellazione dei suini.  In caso di istituzione di una zona soggetta a restrizione II,  le regioni possono autorizzare le movimentazioni di suini, prodotti a base di carne, sottoprodotti di origine animale e materiale germinale, secondo le condizioni generali e specifiche previste dal Regolamento di esecuzione (UE) 2021/605.

Deleghe ai llpp- L'ordinanza dispone la possibilità di delegare espressamente specifici compiti a veterinari non ufficiali (veterinari aziendali e liberi professionisti),, dopo aver verificato di non poter sopperire alle ulteriori esigenze emergenziali con strumenti ordinari di ricostituzione delle piante organiche o mediante il reperimento delle necessarie risorse umane con l’attribuzione di incarichi a tempo determinato a dirigenti veterinari.

Territorio nazionale non interessato dalla malattia- L'ordinanza dispone che le Regioni provvedano all’eradicazione della PSA nella specie cinghiale, al completamento del censimento di tutti gli stabilimenti che detengono suini ed immediato aggiornamento della BDN, alla verifica dei livelli di biosicurezza degli allevamenti, dando priorità a quelli di tipologia “semibrado”, attraverso la compilazione delle check list nel sistema Classyfarm.it. Previsto, fra le altre misure, il controllo virologico di tutte le carcasse di suini selvatici ritrovati sul proprio territorio.

Semplificazione e sensibilizzazione- Le regioni dovranno semplificare l'obbligo di segnalare alla autorità competenete il rinvenimento di esemplari di suini selvatici morti o moribondi e assicurre sul proprio territorio una corretta azione di sensibilizzazione della popolazione al fine di ridurre il rischio di diffusione della malattia attraverso il fattore umano.

Cinghiali in città- Le regioni assicurano inoltre l’adozione di misure necessarie a scoraggiare l'urbanizzazione dei suini selvatici, impedendo l'accesso alle fonti di cibo definibili sia come rifiuti, ivi inclusi quelli domestici e nei luoghi pubblici, che alimenti somministrati volontariamente dai cittadini.I suini selvatici sono specie non vocata alla permanenza nei centri abitati.

Suini non identificati o illegali- Su tutto il territorio nazionale qualora si rinvengano suini non identificati -per i quali sia impossibile risalire al proprietario -oppure suini selvatici o domestici detenuti illegalmente, l’Autorità Competente Locale dispone il sequestro, l’abbattimento e la distruzione degli animali dopo aver effettuato gli accertamenti sanitari eventualmente ritenuti necessari. Le stesse misure si applicano nel caso in cui si rilevino suini allo stato brado, non identificati, indipendentemente dal fenotipo che presentano.

Audit UE a giugno- L'ordinanza si basa sull'evoluzione epidemiologica e tiene conto delle valutazioni dell'’Unità centrale di crisi (UCC) e del Gruppo Operativo degli Esperti, anche in vista della verifica già programmata dalla Commissione Europea dal 12 al 27 giugno 2023.

Aggiornamento delle positività
- Nel cluster di infezione delle regioni Piemonte e Liguria si continua a registrare un notevole incremento di casi, con la continua revisione delle zone sottoposte a restrizione, che rende necessario mantenere e rafforzare le misure già poste in essere. Alla data del 20 aprile, i positivi sono 378 in Piemonte e 223 in Liguria. La mappa curata dall'Istituto Zooprofilattico Piemonte Liguria e Valle d'Aosta indica i dati definitivi delle positività riscontrate a partire dal 27 dicembre 2021. I positivi sono ora 601, tre in più rispetto all’aggiornamento precedente, tutti in Liguria dove il totale dei casi cresce a 223, mentre rimane invariato in Piemonte a 378. I tre nuovi casi liguri sono stati registrati in provincia di Savona: uno a Giusvalla (cinque in quel Comune da quando è iniziata l’emergenza), uno a Sassello (cinquanta); uno a Stella (sei).

Malattia di Categoria A- La Peste suina africana può avere gravissime ripercussioni sulla salute della popolazione animale interessata e sulla redditività del settore zootecnico suinicolo, incidendo in modo significativo sulla produttività del settore agricolo a causa di perdite sia dirette che indirette con possibili pesanti ripercussioni economiche in relazione al blocco delle movimentazioni delle partite di suini vivi e dei relativi prodotti derivati all'interno dell'Unione e nell’export.

Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale- L'ordinanza è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 22 aprile.

Piano nazionale di sorveglianza ed eradicazione 2023

ORDINANZA_COMMISSARIALE_PSA_N._2_2023.pdf
Allegati

Linee guida permisure di biosicurezza per gli abbattimenti di cinghiali nelle zone sottoposte a restrizione per peste suina africana
Misure di biosicurezza previste per le deroghe ai divieti delle attività in zona di restrizione II
Linee guida per la modulazione delle attività di controllo della specie cinghiale in zona di restrizione II