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IL TESTO

Barriere anti PSA: prima ordinanza del Commissario

Barriere anti PSA: prima ordinanza del Commissario
Installazione immediata di barriere fisiche per rallentare l'avanzata della Peste Suina Africana. Ricerca attiva delle carcasse in zona infetta. Lo prevede la prima ordinanza nazionale firmata dal Commissario Straordinario alla PSA Angelo Ferrari. Per il vice presidente della Liguria  Alessandro Piana l'ordinanza "suggella il lavoro svolto finora dalla Regione Liguria e dalla Regione Piemonte".

"Con il commissario Angelo Ferrari stiamo perseguendo tutte le azioni scientificamente utili per il contenimento e l'eradicazione del virus, consentendo così il graduale ritorno alla normalità". Così il Vicepresidente della Regione Liguria con delega all'Agricoltura Alessandro Piana, commenta la prima ordinanza nazionale firmata dal Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana.

Il provvedimento entra in vigore con effetto immediato e sostituisce il dispositivo ministeriale del 18 gennaio scorso. L'ordinanza del Commissario non si applica alla Regione Sardegna.

In premessa, il Commissario ritiene di "dover procedere immediatamente con l’installazione di barriere fisiche per contenere la diffusione della popolazione di suini selvatici dalla zona infetta al fine di rallentare l’avanzare della malattia e l’ondata epidemica determinata dalle movimentazioni dei nuovi nati nei prossimi mesi". Immediata attuazione anche "di tutte le ulteriori misure di proposte dagli esperti". L'ordinanza tiene conto delle raccomandazioni formulate dal team europeo EUVET in missione in Italia nel mese di febbraio.

Barriere e divieti- Nella zona infetta (ridenominata Zona di Restrizione II)  le regioni applicano specifiche misure ai suini selvatici. Per i cinghiali si prevede l'affissione di apposita segnaletica di avviso di accesso della zona infetta,dispositivi di cattura e rafforzamento delle barriere fisiche già esistenti a ridosso e nell’ambito delle autostrade A26 e A7. Prevista anche la costruzione di una seconda barriera artificiale, esterna e parallela alle due autostrade.La costruzione della seconda cinta di protezione inizierà prioritariamente dalle aree in cui sono stati riscontrati casi positivi a ovest dell’autostrada A26 e a est dell’Autostrada A7, e saranno possibili modifiche al progetto in base all’andamento della situazione epidemiologica.
Andrà scoraggiata l’urbanizzazione dei suini selvatici, impedendo l’accesso alle fonti di cibo, sia rifiuti sia alimenti somministrati da parte dei cittadini. E' vietata la movimentazione al di fuori della zona infetta di carne, prodotti a base di carne, trofei e ogni altro prodotto ottenuto da suini selvatici cacciati in zona infetta.

Ricerca attiva delle carcasse- Il Commissario prescrive nella zona infetta l'organizzazione delle attività di ricerca attiva delle carcasse di suini selvatici almeno su base settimanale. Dovrà essere data priorità alle zone più esterne della zona infetta ed in particolare dove non sono ancora state riscontrare carcasse positive. Considerata l’orografia di alcuni
Andrà messa a punto una procedura di gestione, campionamento, e smaltimento di tutte le carcasse rinvenute nel rispetto delle misure di biosicurezza, così come previsto nel Manuale delle emergenze da Peste suina africana in popolazioni di suini selvatici.Le carcasse devono essere rimosse e convogliate in un punto di raccolta adeguato nel quale vengono campionate, e, se necessario, successivamente stoccate in container refrigerato o altro luogo idoneo, in attesa di esse smaltite in impianti preposti. Qualora le carcasse si trovino in luoghi difficilmente accessibili, si procede al prelievo direttamente sul campo.

Suini detenuti (inclusi i cinghiali)- Nella zona infetta andrà completato il censimento di tutti gli stabilimenti che detengono suini, inclusi i cinghiali, con immediato aggiornamento della BDN. L'ordinanza dà 15 giorni di tempo per completare la macellazione dei suini detenuti all’interno di tutti gli allevamenti che detengono suini, cinghiali o loro meticci, esclusi i suini non destinati alla produzione di alimenti, e divieto
di ripopolamento per 6 mesi.
Previsto il controllo virologico di tutti i suini morti e dei casi sospetti. Qualora si rendano necessari trattamenti terapeutici sui suini non destinati alla produzione di alimenti, il detentore dovrà darne  comunicazione al veterinario libero professionista, che valuterà con il Servizio veterinario territorialmente competente la necessità di effettuare prima del trattamento il prelievo di sangue per escludere la presenza del virus PSA. Prescritti inoltre divieti di movimentazione di suini e di partite di carni fresche e prodotti a base di carne.

Misure di controllo sull’intero territorio nazionale-  Oltre all'adozione del piano regionale, le Regioni dovranno completare il censimento di tutti gli stabilimenti che detengono suini con  immediato aggiornamento della BDN. Previsto il divieto di movimentazione di suini selvatici catturati, ivi incluse le aree protette, diversa da quella finalizzata alla macellazione o all’abbattimento immediato. Dovranno essere verificati i livelli di biosicurezza degli allevamenti, dando priorità a quelli di tipologia “semibrado”, attraverso la compilazione delle apposite check list nel sistema Classyfarm.it. E inoltre: obbligo di recinzione degli allevamenti della tipologia “semibrado” tramite strutture che garantiscono l’effettiva separazione con la fauna selvatica a vita libera ed identificazione individuale di tutti i riproduttori.
Le regioni garantiscono il controllo virologico di tutte le carcasse di suini selvatici ritrovati sul proprio territorio edi tutti i suini morti negli allevamenti familiari e semibradi presenti nel territorio di competenza.

Delega a liberi professionisti- I Servizi veterinari territorialmente competenti, sentite le regioni di appartenenza, possono delegare espressamente specifici compiti a veterinari non ufficiali (veterinari aziendali e liberi professionisti), dopo aver verificato di non poter sopperire alle ulteriori esigenze emergenziali con strumenti ordinari di ricostituzione delle piante organiche o mediante il reperimento delle necessarie risorse umane con l’attribuzione di incarichi a tempo determinato a dirigenti veterinari.

Gli articoli dell'Ordinanza n.1/2022 del Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana
Articolo 1 - (Misure di controllo nella zona infetta o zona soggetta a restrizione II)
Articolo 2-  (Misure di controllo nei Comuni della zona soggetta a restrizione I)
Articolo 3-  (Misure di controllo sull’intero territorio nazionale)
Articolo 4-  (Attuazione e verifica delle misure e possibilità di delega)
Articolo 5-  (Flussi informativi)
Articolo 6 - (Clausola di invarianza finanziaria)
Articolo 7 - (Durata delle misure e disposizioni transitorie)
ALLEGATO 1
Linee guida per misure di biosicurezza per gli abbattimenti di cinghiali nelle zone sottoposte a restrizione per peste suina africana.

Invariate alla data del 28 marzo, le 74 positività accertate nella “zona di restrizione II". Sulla base del recente Regolamento UE 2022/440 la zona dove sono stati riscontrati i casi positivi anziché “zona infetta” è ora denominata “zona di restrizione II”. Le 74 positività sono:  42 per ritrovamenti in Piemonte, 32 in Liguria.

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