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IVA UNICA AGEVOLATA

IVA: lo schieramento si allarga, il nodo delle coperture

IVA: lo schieramento si allarga, il nodo delle coperture
Si allarga la base a sostegno dell'IVA agevolata e si allunga l'elenco dei legislatori che sostengono la causa. Anche AISAD- Confesercenti firma la richiesta di ridurre l'aliquota al 10% su cure veterinarie e pet food. La Capogruppo di Forza Italia in Senato Annamaria Bernini: "Sosterrò l'IVA agevolata in Commissione Bilancio". Per Loredana De Petris (Leu), vicepresidente dell’Intergruppo Animalista: "Cure veterinarie e alimenti per animali interessano decine di milioni di italiani. Tassarle è assurdo". Lo scoglio delle coperture.

In Parlamento uno schieramento trasversale, il più vasto di sempre, si è compattato attorno alla richiesta dei Medici Veterinari di portare in fascia agevolata le prestazioni veterinarie e gli alimenti per animali da compagnia, riducendo l'IVA dal 22% al 10%. Ultime, in ordine cronologico, le adesioni di AISAD Confesercenti- che ha sottoscritto la lettera-manifesto - e della Capogruppo di Forza Italia in Senato Annamaria Bernini, che oggi ha fatto sapere che sosterrà la causa in Commissione Bilancio.
pdfLettera_IVA_Unica_10_Cure_veterinarie_e_pet_food.pdf459.24 KB

Il pacchetto di emendamenti - messo a punto dall'Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali-  comprende quelli proposti dall'ANMVI anche a nome di 12 sigle di categoria (Fnovi, Simevep, Enpav, Aivpa) dell'industria e della distribuzione (Assalco, Aisa-Federchimica, Ascofarve, Assalzoo, Aisad- Confesercenti) della società civile e del terzo settore (Federconsumatori, Senior Italia Federanziani, Enpa Onlus).  L'Intergruppo -di cui fanno parte esponenti di tutti i partiti -ha formulato anche un emendamento per l'esenzione dall’IVA su microchippatura e sterilizzazione e riproposto l'aumento della detraibilità delle spese veterinarie insieme all'incremento dei finanziamenti alla prevenzione del randagismo.

La Presidente dell'Intergruppo, On Michela Vittoria Brambilla, richiama concetti della Lettera aperta quando dichiara: "Abbiamo imparato sulla nostra pelle – sottolinea l’on. Brambilla - che la salute pubblica e una sola, umana e animale. E’ tempo di trarne le conseguenze anche dal punto di vista fiscale”. “Sono proposte – aggiunge la deputata di FI -che meritano di essere seriamente considerate, non solo come concreta applicazione del principio “one health” (salute unica per uomini e animali) di cui da tempo l’Organizzazione mondiale della Sanità si fa portavoce, ma anche quale strumento per stimolare il rilancio dell’economia.”

“Il settore dell’alimentazione e della cura degli animali d’affezione – ricorda la sen. Loredana De Petris (Leu), vicepresidente dell’Intergruppo - vale oltre 2 miliardi di euro e ha dimostrato di resistere bene anche alle spinte negative di una crisi economica che nel nostro paese dura da più di dieci anni. Cure veterinarie e alimenti per animali sono voci di spesa che interessano decine di milioni di italiani: tassarli come fossero beni di lusso è assurdo e contrario al buon senso che caratterizza la politica fiscale in materia di altri paesi europei”.

Fra i primi parlamentari a rispondere all'appello per l'IVA agevolata il deputato PD Luciano Pizzetti la Senatrice Rosellina Sbrana (Lega) e l'On Doriana Sarli (M5S). Nei giorni scorsi anche l'On Marcello Gemmato (FdI) ha dato la propria disponibilità. In queste ore, chiuse le audizioni sulla Legge di Bilancio, si lavora alla presentazione degli emendamenti. Il nodo è sulle coperture del mancato gettito IVA stimato in 300 milioni di euro.

Il primo scoglio sarà il superamento dello sbarramento di ammissibilità degli emendamenti: quelli senza copertura o non pertinenti non saranno neppure messi ai voti. Una sfida vinta durante la scorsa legge di Bilancio, ma non sufficiente a raggiungere il traguardo finale se- come ormai da anni accade- i  lavori parlamentari saranno sovrascritti da un maxiemendamento del Governo "blindato" dalla fiducia.