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RESPONSABILITA' PROFESSIONALE

Consulenti veterinari dei tribunali: nuovi criteri di nomina

Consulenti veterinari dei tribunali: nuovi criteri di nomina
L'accordo firmato ieri dalla Fnovi con il Consiglio Superiore della Magistratura punta alla selezione di professionisti qualificati per gli albi dei tribunali. Nuovi criteri di ingresso e di selezione: il magistrato sceglierà tra i Medici Veterinari tenendo conto della disciplina e della competenza specifica per dirimere le cause, civili e penali, per responsabilità professionale veterinaria.


Alla base del documento c'è la Legge 24/2017 sulla responsabilità professionale che ha introdotto nuove norme per la nomina dei consulenti tecnici d'ufficio (Ctu) da parte dell'autorità giudiziaria. Le nuove norme richiedono infatti di innalzare le garanzie di competenza e di imparzialità di queste figure, garanzie messe in dubbio dallo stesso Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) in una risoluzione del 2017.

L'Accordo- sottoscritto ieri dal Presidente della Fnovi Gaetano Penocchio nella sede del Consiglio Superiore della Magistratura- avvia una "revisione sistematica" dei meccanismi finora adottati dall'autorità giudiziaria per giungere alla nomina del consulente (o perito) veterinario, in una data causa per responsabilità professionale veterinaria.
D'ora in poi, il consulente dovrà essere preparato nel merito del contenzioso sanitario, imparziale e senza conflitti di interesse nella causa. "Ciò costituirà - spiega una nota del CSM- una maggiore garanzia sia per il magistrato sia per le parti del processo, a cominciare dalla parte offesa”.

Sezione degli esercenti la professione medico veterinaria- Negli elenchi (albi) tenuti dai tribunali non compariranno solo i nominativi dei Veterinari che intendono mettersi a disposizione dell'autorità giudiziaria, ma anche le relative competenze specialistiche utili al caso da dirimere, con i dati e i titoli di ciascun iscritto. La sezione dell'albo dedicata ai Medici Veterinari sarà suddivisa in due sotto-sezioni, rispettivamente dedicate al medico veterinario che opera nel settore pubblico ed al medico veterinario che opera nel settore privato. In prospettiva, si prevede di rendere gli albi dei tribunali pubblici ed accessibili a tutti gli utenti.

Speciale competenza veterinaria- La “speciale competenza” non si esaurisce nel mero possesso del titolo abilitativo alla professione, "ma si sostanzia nella concreta conoscenza teorica e pratica della disciplina, come può emergere sia dal curriculum formativo e/o scientifico sia dall’esperienza professionale del singolo esperto".
In tutti i procedimenti civili e penali le figure del perito e del consulente tecnico dovranno "garantire all’autorità giudiziaria un contributo professionalmente qualificato e adeguato alla complessità che connota con sempre maggiore frequenza la materia".

Rotazione e conflitti di interesse- Per evitare - come accaduto in passato- che il Tribunale si affidi solo per consuetudine a consulenti o periti già nominati in precedenza, è "raccomandabile che l’assenza di precedenti incarichi non precluda la prima iscrizione o la riconferma all’interno dell’albo". Infatti, il non aver mai svolto incarichi di ctu o perizie "non è necessariamente ricollegabile al merito o demerito dell’esperto". Sarà il singolo magistrato, in sede di scelta dell’esperto, a fare le proprie valutazioni "anche al fine di rilevare eventuali conflitti d’interesse".

L'Accordo tra Fnovi e CSM è stato sottoscritto anche dal Consiglio Nazionale Forense.  Analogo Accordo era stato sottoscritto nel 2018 con la Fnomceo, prevedendo la creazione di un tavolo di monitoraggio del quale entra a far parte anche la Fnovi.


pdfACCORDO_FNOVI_CSM_CNF.pdf240.48 KB

Malpractice: stop a consulenti e periti incompetenti
Responsabilità: causa veterinaria, CTU veterinario