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RIFORMA DELL'ACCESSO

Test psico-attitudinale e selezione al secondo anno

Test psico-attitudinale e selezione al secondo anno
Salgono a sette le proposte di legge per la riforma dell'accesso ai corsi universitari a numero programmato. Gli ultimi testi  depositati in Commissione Cultura portano la firma dei deputati Giorgia Meloni (FdI) e dell'ex Sottosegretario al Miur Valentina Aprea (FI). Selezione al secondo anno accademico. Test psico attitudinale orale.


Il relatore Manuel Tuzi (M5S) ha presentato alla VII Commissione di Montecitorio due nuove proposte di riforma dell'accesso, a firma Meloni e Aprea. I rispettivi testi vanno ad aggiungersi alle cinque pdl già depositate, con nuove ipotesi di modifica della legge 264/1999.

Proposta di legge Meloni- La proposta dell'On Giorgia Meloni (FdI) ritiene "immotivata" la scelta italiana di applicare il numero chiuso ad alcuni corsi di laurea, fra i quali si cita Medicina Veterinaria. La proposta è di limitare gli accessi attraverso una programmazione rinviata al secondo anno accademico attraverso una selezione basata sugli esami sostenuti e della media riportata dagli studenti nel primo anno.

In particolare, per questo gruppo di corsi, fra i quali Medicina Veterinaria, la pdl Meloni - programmando gli accessi al secondo anno accademico- propone che le università selezionino gli studenti che possono essere ammessi al secondo anno "sulla base dei risultati conseguiti nel corso dell’anno
accademico precedente, secondo graduatorie formate sulla base del numero degli esami sostenuti e della media dei voti riportati da ciascuno studente"

Proposta di legge Aprea - A Medicina Veterinaria, la  programmazione del numero di posti a livello nazionale continuerebbe ad essere definita dal Miur- sentiti gli altri Ministri interessati e  sulla base della valutazione dell’offerta potenziale del sistema universitario- ma tenendo anche conto "del fabbisogno di professionalità del sistema sociale e produttivo nonché dei posti che si rendono vacanti a seguito della riduzione del numero di iscritti agli anni accademici successivi al primo".

Quanto alle prove di accesso, la proposta di Valentina Aprea - ex Sottosegretario al Miur in due Governi Berlusconi- ne ammette l'ammissione solo se i candidati hanno raggiunto una determinata soglia di punteggio alla maturità e se hanno conseguito una certa soglia di risultato nel corso degli ultimi tre anni di scuola superiore. Alla prova scritta, si propone di far seguire una "prova orale psico-attitudinale" disposta da una commissione interna agli atenei, su materie " strettamente attinenti al corso di laurea" e con svolgimento di "parte del colloquio in lingua inglese".

Esclusivamente per l'abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo, la pdl Aprea assegna alla laurea magistrale valore abilitante, fermo restando il tirocinio durante l'ultimo anno di laurea, e abolendo quindi la previsione dell'esame di Stato postuniversitario. Viene comunque fatta salva la normativa in materia di iscrizione agli ordini professionali.

Iter- Tutte le proposte di legge saranno abbinate per confluire in un testo unificato sul quale ha chiesto di esprimersi anche la XII Commissione Affari Sociali della Camera per il cosiddetto "parere rinforzato". Anche il  gruppo del Partito democratico ha preannunciato la presentazione di una proposta di legge sulla materia. 


Norme in materia di accesso ai corsi universitari.
C. 334 Rampelli
C. 542 Bruno Bossio
C. 612 Consiglio regionale del Veneto
C. 812 D'Uva,
C. 1162 Tiramani
C. 1301 Meloni
C. 1342 Aprea