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TAVOLA ROTONDA ANMVI ABRUZZO

Avvelenamenti: un portale unico per la raccolta dei dati

Avvelenamenti: un portale unico per la raccolta dei dati
Accidentale o doloso, il fenomeno degli avvelenamenti ha una consistenza allarmante e richiede un cambio di rotta. Alla tavola rotonda organizzata da ANMVI Abruzzo, il Ministero della Salute ha annunciato un portale nazionale per raccogliere i dati, agevolare il coordinamento e informare il pubblico. Chiesti agli IZS i dati dal 2014.
Le amministrazioni comunali l'anello più debole della filiera di controllo prevista dall'ordinanza ministeriale.


Anticoagulanti (37,50%) e metaldeide (26,5%) sono i principali veleni utilizzati nei casi di avvelenamento confermati ai Medici Veterinari segnalanti, in seguito all'invio di campioni biologici e referto anamnestico. I dati arrivano dall'indagine condotta dall'ANMVI fra i liberi professionisti per animali da compagnia, presentati alla tavola totonda "Avvelenamenti: facciamo il punto" organizzata da ANMVI Abruzzo il 1 dicembre ad Avezzano (AQ) e moderata dal presidente regionale Marco Della Torre.

Indoor casalingo e reati penali- Accidentale o doloso, il fenomeno ha una consistenza allarmante, tale da richiedere un cambio di rotta sulle strategie di intervento e riflessioni di ordine differente. Lo confermano i dati - aggiornati e accuratissimi- presentati da Pietro Badagliacca (IZS Abruzzo e Molise) e dalle Asl di Chieti (Enzo Di Pretoro) e L'Aquila (Massimo Ciuffetelli).

I dati del territorio si prestano ad una lettura in chiave nazionale, soprattutto dal punto di vista dell'analisi: il  primo passo è distinguere fra l'ambito domestico -dove il fenomeno è eminentemente accidentale - e quello pubblico-sociale - dove il dolo genera danni ambientali-faunistici, oltre che affettivi quando la vittima è un animale da compagnia. In gioco, rispettivamente, ci sono attori e responsabilità ben diverse.

La dimensione domestica di avvelenamenti e intossicazioni è stata portata da Flavio Morchi (Servizio di Assistenza Tossicologica Veterinaria realizzato da Purina, con ANMVI e SCIVAC) riferimento d'emergenza per i Medici Veterinari per i casi "indoor", accidentali. Il 51% dei Veterinari che hanno partecipato al sondaggio dell'ANMVI ha dichiarato di avere avuto, negli ultimi tre anni, più di un caso di avvelenamento; il 40% di loro ne ha avuto almeno uno".

L'accesso ai veleni- Criminologia, conflitti sociali, zoointolleranza ma anche scarsa consapevolezza fra i proprietari, sono alla base di un problema  che ha come denominatore comune ha "l'eccessiva facilità con cui ci si può approvvigionare anche on line di veleni- ha rimarcato il Presidente dell'ANMVI-  soprattutto di rodenticidi, le cui formulazioni risultano appetibili anche ai cani e il cui confezionamento permette una dispersione incontrollata, nei modi e nelle quantità, nell'ambiente".
Va inoltre rafforzata l'educazione al proprietario da parte del Medico Veterinario sui rischi e sui pericoli presenti in ambito domestico, per ingestione incontrollata delle sostanze più disparate e familiari: dalle pomate usate dal proprietario, in presenza del cane, all'uva.

Il Parlamento ha rinunciato a legiferare- "Meno male che c'è l'ordinanza"- ha esordito il Dirigente ministeriale Ugo Santucci- ricordando lo stralcio della materia dal Ddl Lorenzin, nel 2016. Con il Ddl Lorenzin, il Parlamento ha infatti rinunciato a emanare una legge ordinaria contro gli avvelenamenti, malgrado i ben noti risvolti di sanità animale, ambientale, amministrativi e penali. Senza la reiterata ordinanza ministeriale OM 13 giugno 2016 e le linee guida del Ministero della Salute, il fenomeno sarebbe in vacatio legis nazionale.

Dati non più disponibili dal 2014- Anche se un'ordinanza ministeriale "è un atto perentorio, di fatto non è così"- ha commentato Santucci, rilevando che negli ultimi anni "il sistema si è rilassato". Infatti, dal 2014, i diversi livelli di attività previsti dall'ordinanza "è come se si fossero sopiti", con la conseguenza che "il dato non viene più reso disponibile a chi deve valutare e programmare gli interventi". Ai primi di novembre, il Ministero della Salute ha richiesto agli Istituti Zooprofilattici tutti i dati di loro pertinenza-  dal 2015 al 2017.

Un portale nazionale on line- "Ci sarà un sistema nazionale integrato- ha annunciato Santucci, un database nazionale, che farà da "contenitore unico delle informazioni, delle schede raccolte, sia di segnalamento che anamnestiche, con dati georeferenziati". L'aggregazione delle informazioni potrà agevolare il coordinamento fra tutti i livelli di azione previsti dall'ordinanza ministeriale e che stenta a decollare.
Nel portale potranno confluire anche informazioni sulle iniziative adottate a livello territoriale, come il progetto Life Pluto presentato ad Avezzano. L'obiettivo del Ministero della Salute è anche di "sapere e far sapere chi lavora, anche nella ricerca, sul problema" e di "consentire anche al pubblico di avere un ritorno di informazione".

Un problema anche "criminologico"- Il contributo che può venire dalla cittadinanza richiede una maggiore sensibilità da parte dei Sindaci e basi educative fin dalle scuole.  Esche e bocconi avvelenati sono un pericolo per la salute e per l'ambiente, "ma c'è anche un problema criminologico" avverte il Ministero della Salute. L'atto del delinquere contro gli animali concorre infatti a segnalare una propensione a delinquere: anche per questo non va sottovalutato.

Le Forze dell'Ordine e le Prefetture- Il ruolo delle Forze dell'Ordine  è stato illustrato dal Colonnello Luca Brugnola che ha esaminato il corrispettivo penale di ogni violazione dell'Ordinanza e Rinaldo Pezzoli,  Vice Prefetto de L'Aquila, uno dei pochissimi territori in cui è attivo il Tavolo di coordinamento sugli avvelenamenti e la cui testimonianza ha messo in luce il ruolo determinante delle amministrazioni locali nel dare più convintamente attenzione al fenomeno.

Gli organizzatori ringraziano il Sindaco di Avezzano (AQ) e la Onlus "Amatrice Siamo Noi" per l'ospitalità. Confprofessioni Abruzzo e Purina per il supporto organizzativo.

Nella foto: un momento dei lavori, al Castello Orsini Colonna di Avezzano, durante l'intervento di Ugo Santucci (Ministero della Salute)

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