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CONFPROFESSIONI

Sussidiarietà: ai professionisti le funzioni della PA

Sussidiarietà: ai professionisti le funzioni della PA
Vertice a Via Arenula per parlare di sussidiarietà. Confprofessioni al tavolo di confronto sul Ddl Lavoro autonomo che demanda funzioni pubbliche ai liberi professionisti. Semplificazione, dematerializzazione e sburocratizzazione possibili anche grazie alle professioni ordinistiche. Con riconoscimento economico.
«I liberi professionisti rappresentano la risorsa più preziosa per agevolare lo snellimento delle procedure amministrative». È il commento del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al termine dell'incontro di ieri con il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il sottosegretario Federica Chiavaroli e i rappresentanti degli ordini professionali. Il tavolo ha visto anche la partecipazione del sottosegretario Tommaso Nannicini.

Al centro del confronto, in Via Arenula, il Ddl sul lavoro autonomo e, in particolare l'art. 5 (Delega al Governo in materia di atti pubblici rimessi alle professioni ordinistiche), che prevede un ruolo di sussidiarietà ai professionisti iscritti agli ordini. Il cosiddetto"Jobs Act dei Lavoratori Autonomi" è stato approvato dall'Aula del Senato, con il determinante il contributo della Commissione Lavoro, presieduta dal Sen Maurizio Sacconi, secondo il quale il provvedimento è "un segnale di equità e dignità al lavoro autonomo e professionale". All'articolo 5, il testo prevede l'emanazione di uno o più decreti legislativi per affidare atti pubblici alle professioni ordinistiche "al fine di semplificare l'attività delle amministrazioni pubbliche e di ridurne i tempi di produzione".
Fra i criteri di emanazione figura innanzitutto l'individuazione degli atti delle amministrazioni pubbliche che possono essere rimessi anche alle professioni ordinistiche "in relazione al carattere di terzietà di queste" oltre al "riconoscimento del ruolo sussidiario delle professioni ordinistiche".

Secondo il presidente di Confprofessioni sono numerosi gli interventi che, in un'ottica di sussidiarietà, possono essere demandati ai liberi professionisti per sburocratizzare le procedure amministrative e snellire gli adempimenti a carico di imprese e cittadini. Il Presidente Stella apprezza che il Ministero della Giustizia abbia colto "il ruolo propulsivo dei liberi professionisti" e avviato un primo confronto.

È chiaro» ha concluso Stella «che i professionisti non dovranno essere dei meri intermediari, ma dovrà essere riconosciuto il valore del loro apporto di competenze qualificate; quindi, pensiamo che si debba prevedere un riconoscimento economico della prestazione professionale».

Confprofessioni, osservatorio privilegiato dei professionisti italiani, da anni raccoglie le istanze, le proposte e le cautele che provengono da ogni settore del comparto professionale rispetto alla strategia della semplificazione e della sburocratizzazione.

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