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AUDIZIONE

Cosa manca al Jobs Act dei professionisti

Cosa manca al Jobs Act dei professionisti
Gaetano Stella, in audizione alla Commissione Lavoro del Senato sul Jobs act degli autonomi: «Un atto di equità che riconosce la dignità dei professionisti, ma attenzione alle norme troppo restrittive». Numerosi i nodi ancora da sciogliere.
In Commissione Lavoro, il Presidente di Confprofessioni, ha rilevato come il DDL del Lavoro autonomo lasci ancora aperte numerose questioni: dalla doppia tassazione sulle Casse previdenziali, dall'Irap alle società tra professionisti. «Il Jobs act sul lavoro autonomo - ha detto in un comunciato stampa al termine dell'audizione- è un atto di equità che riconosce il valore e la dignità del lavoro autonomo e professionale. Siamo favorevoli alle garanzie introdotte dal nuovo Statuto, tuttavia vi è il rischio che le finalità di tutela possano essere vanificate da disposizioni difficilmente applicabili e formule indefinite».

Le stesse parole pronunciate ai senatori della 11°Commissione, dove sono cominciate le audizioni sul provvedimento del Ministro Giuliano Poletti.

«Il ddl riguarda principalmente i rapporti di lavoro autonomo prestati in via continuativa senza specificare cosa si intenda con tale concetto. La disciplina proposta per il recesso poi non prevede termini precisi. Tutto ciò rischia di generare contenzioso- secondo il Presidente di Confprofessioni. Per una auspicata simmetria delle posizioni contrattuali sarebbe opportuno che le citate disposizioni riguardassero sia il lavoratore autonomo/professionista sia il committente».

«Molte misure vanno certamente nella giusta direzione, basti citare la norma che rende universale la partecipazione dei professionisti ai bandi europei, ampliando quanto già previsto dalla legge di stabilità» ha continuato il presidente di Confprofessioni «ma potrebbe essere utile inserire nel disegno di legge ulteriori disposizioni di sostegno alla libera professione. Bisogna eliminare la doppia tassazione che grava sulle Casse professionali e armonizzare la disciplina sull'Irap individuando parametri precisi al fine di risolvere un annoso problema, che ha causato enorme contenzioso. Va altresì reso pienamente operativo lo strumento delle società tra professionisti»- ha concluso Stella.

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